Terza edizione, realizzata in collaborazione con Save The Children Italia, che apre nuove visioni attraverso la letteratura per ragazzi e ragazze, dalle graphic novel agli albi illustrati a firma di scrittori e case editrici leader o outsider creative nel panorama della letteratura per l’infanzia
Un festival di libri per ragazzi e ragazze allo Zen. Per quattro giorni il quartiere a Nord di Palermo ospiterà autori e illustratori delle più discusse novità editoriali italiane, presentazioni di libri, letture di albi illustrati e spettacoli teatrali. Da giovedì 29 settembre e fino a domenica 2 ottobre l’appuntamento con la terza edizione dello “Zen Book Festival” è tra i simboli della rinascita e del riscatto della Zona Espansione Nord come la biblioteca per ragazzi Giufà, l’associazione Zen Insieme e il giardino recuperato durante Manifesta nel 2018.
“L’idea del festival nasce principalmente dall’esistenza della biblioteca per ragazzi e ragazze Giufà – racconta Maria Romana Tetamo, che ha curato tutto il palinsesto del Festival – inaugurata 6 anni fa, nel 2019 abbiamo vinto un bando “Biblioteca casa di quartiere”, un progetto di lettura che per le vie del quartiere. Attraverso le letture sono venute fuori le storie degli abitanti raccolte dai ragazzi e dalle ragazze. L’incontro è stato importante, anche il raccontarsi. Così ci è venuta l’idea di un festival che mettesse al centro i libri e l’editoria. Ovviamente un festival dedicato ai bambini e all’adolescenza dentro un quartiere difficile come lo zen, crea un’opportunità per chi non vuole reiterare lo zen come luogo di disagio, per cambiare la percezione che hanno i bambini del luogo dove vivono e di loro stessi”.
Una terza edizione, realizzata in collaborazione con Save The Children Italia, che apre nuove visioni attraverso la letteratura per ragazzi e ragazze, dalle graphic novel agli albi illustrati a firma di scrittori e case editrici leader o outsider creative nel panorama della letteratura per l’infanzia. “In quei giorni lo Zen sarà sui giornali ma non per i soliti fatti di cronaca ma per una cosa bella – aggiunge Maria Romana – i bambini e le bambine saranno contenti di uscire fuori dagli schemi della solita narrazione, e poi libri e storie sono strumenti con cui riusciamo a costruire un pensiero critico per evadere. L’idea è anche quella di avvicinare il resto della città, e perché no anche il resto d’Italia allo Zen, di non farlo percepire sempre come luogo chiuso e pericoloso ma accessibile e interessante da scoprire grazie al Festival”
E a proposito del palinsesto degli appuntamenti: “Abbiamo cercato di stare sui temi urgenti, – aggiunge Maria Romana – diritti ad esistere ad esprimere la mia idea, attraverso la lettura si impara anche ad esprimere i propri bisogni e desideri, abbiamo voluto toccare l’ambito della libertà di essere ciò che si è, soprattutto grazie a due ospiti Monica Martinelli della casa editrice Settenove e Sergio Rossi, divulgatore scientifico che ha realizzato una graphic novel dal titolo “Girotondo”, una storia di amori adolescenziali da ogni punto di vista. A proposito della potenza delle storie, vedersi raccontati nelle scelte è uno strumento che ti fa sentire meno sbagliato”.