Molte le persone che con cartelli, cori e striscioni colorano piazza dell’Esquilino a pochi passi dalla stazione Termini, alcune delle quali non nascondono le loro preoccupazioni a causa del risultato elettorale. “La mia paura principale è che tutte le minoranze possano essere discriminate di più e anche in modo legittimo”, confida una manifestante. “Ho il terrore di vedere un sentimento di odio generalizzato – aggiunge un’altra ragazza – camminando per strada ho già sentito dei commenti di persone che dicevano: ‘ora che abbiamo vinto, vedrete cosa succederà'”. “Meloni vuole applicare totalmente la 194? La legge contiene l’articolo 9 che è quello che garantisce, per esempio, l’obiezione di coscienza, cioè l’escamotage per sabotare, di fatto, la legge in Italia – specifica ancora Fredda – Quindi quando Meloni dice che vorrà applicare la legge alla lettera, dice che interverrà a potenziare quei punti di debolezza della legge, fomentando la non applicazione”.
In piazza tra le manifestanti spuntano anche diverse esponenti del Partito democratico, come Debora Serracchiani, Cecilia D’Elia, Monica Cirinnà e Laura Boldrini. “A chi presto ci governerà vogliamo ricordare – conclude una attivista al microfono prima che il presidio si trasformi in un breve corteo fino a piazza Vittorio, distante pochi chilometri – che sui diritti non arretreremo di un millimetro.”