Mette sul web un annuncio di ricerca di appartamento e viene insultata, offesa, umiliata. Gaia Arici, ballerina professionista che ha danzato anche a X Factor, non poteva aspettarsi che quel post su Facebook scatenasse tanto odio. “Cerco stanza singola in affitto a Roma, contattatemi in privato”, ha scritto. E ha accompagnato quelle poche righe con una foto del suo volto. Apriti cielo: è bastato questo per scatenare le furia degli odiatori della Rete, che l’hanno bersagliata con ogni genere di insulti. Soprattutto le donne. Il più frequente: “Prova sulla Salaria”. È la strada dove da sempre si concentra a Roma il fenomeno della prostituzione: l’equazione Salaria-meretricio è diventata una frase fatta.
Ora Gaia si chiede: “Perché? Che cosa ho sbagliato?“. Non c’è una foto provocante sui suoi social. E nemmeno sull’annuncio finito sotto attacco: solo il suo volto. Nulla di nulla che possa far pensare anche soltanto ad un atteggiamento da donna fatale. Ci sono solo immagini di lei che danza o sorride con il mare all’orizzonte. Jeans e scarpe comode. Ma anche se fosse in tacco 12 e mini, non sarebbe assolutamente un motivo per apostrofarla così.
Invece a Gaia, veneziana che vive a Roma, vista in tv anche nei corpi di ballo di Italia’s Got Talent e di X-Factor, è arrivato un diluvio di insulti. E ora lei si chiede: perché? Ripete a se stessa: “All’inizio quelle frasi mi hanno toccata, mi sono fatta delle domande, pensando di aver sbagliato qualcosa. Poi col passare delle ore mi sono detta: qua stiamo impazzendo“. E si domanda: “Mi chiedo perché le persone si sentano autorizzate a fare commenti così forti sulla sfera privata di altre persone. Se non si è interessati al post, se non si ha una stanza libera, basta andare avanti, anziché fermarsi e insultare”. Insomma: “Mai mi sarei aspettata di esser trattata da prostituta“.
Tutta la vicenda prende le mosse nell’agosto scorso. Lei è già in cerca di un alloggio, un amico le scrive: “Perdona, ho letto sui giornali che cerchi una sistemazione a Roma. Lascia perdere agenzie o siti immobiliari. Scegli la zona e iscriviti sui gruppi Fb che sono lì. Vedrai che la soluzione la trovi. In bocca al lupo”. Sembrava un consiglio prezioso. Invece qualcosa è andato storto. Dopo l’inserzione sono arrivati gli insulti, pesantissimi. “Sembra un annuncio porno”, “Già che c’eri potevi far vedere anche la scollatura”, “Questa cerca altre cose”. Fino a espressioni pesantissime che la paragonano appunto a una prostituta: “Tutte le stanze sono già occupate dalle colleghe, se la luce rossa è accesa i clienti sono impegnati”. O ancora: “Non sapevo avessero riaperto le case chiuse. Prova sulla Salaria, la Palmiro Togliatti credo sia piena”.
Ovviamente dopo la prima shitstorm è arrivata anche la solidarietà. Oggi su Facebook una donna le scrive: “Ma è questa la foto che ha causato tanto sconquasso?”. E fa seguire la faccina allibita. Perché è solo il suo ritratto. Un filo di matita sugli occhi e un po’ di rossetto. Come qualsiasi donna, anche mentre fa la spesa. Un’altra donna la consola: “Salve Gaia, trovo davvero triste e schifoso quello che ti è capitato in merito all’annuncio. La gente è davvero impazzita e forse per alcuni dovrebbero programmare dei sani Tso. Se fossi stata di Roma ti avrei ospitato volentieri io”. Altri messaggi: “Metti tutto alle spalle ma comunque denuncia questi imbecilli perché meritano di essere cancellati per sempre dalla rete dove si sentono forti e intoccabili. Massima solidarietà!”.
Lei, Gaia, spiega ancora: “Avevo visto altre persone presentarsi su questi gruppi. Chi con le foto, chi con qualche riga di testo. Io, dopo mesi di ricerca, l’ho fatto con una mia immagine, ho pensato fosse un modo carino per presentarmi e incuriosire chi sta dall’altra parte, potenziali coinquilini o proprietari di appartamenti”. Sperava, insomma, che vedendola qualcuno avrebbe pensato qualcosa del genere: “Che faccia simpatica, abbiamo una camera libera, sentiamo chi è”. Invece è andato tutto al contrario. Anche se lei conclude così: “Sembro timida, ma sono una donna forte. E’ andata così. Ma davvero mi chiedo se stiamo impazzendo tutti”.