Una città divisa. Latina, dopo il Consiglio comunale di ieri appena accennato, si risveglia lacerata da chi accusa e da chi difende l’operato di Damiano Coletta. E i social la fanno da padrone. Dai social infatti era arrivato l’avviso di sfratto per Coletta: ‘appena insediati andremo a firmare dal notaio la decadenza del sindaco’.
Lui ha provato ad arginare questa debacle in tutti i modi. Pochi minuti prima del Consiglio comunale, in una diretta Facebook aveva annunciato: “Tra poco entrerò in consiglio e guarderò in faccia coloro che sfiduciano un sindaco eletto al ballottaggio da 30mila cittadini”. Non ne ha avuto però il tempo, perché i 19 consiglieri dell’opposizione appena insediati hanno chiesto dieci minuti di pausa e si sono recati dal notaio per sfiduciarlo.
Ormai lo sapevano pure i sassi che sarebbe accaduto questo, perché negli ultimi giorni, complice ovviamente anche la netta vittoria del centrodestra a livello nazionale, tutti i partiti, anche chi lo aveva appoggiato in precedenza, avevano acconsentito alla sfiducia. Lo aveva detto anche lui nella diretta: “Sembra cosa certa la sfiducia del centrodestra nei miei confronti… Il centrodestra entrerà nella storia per aver provocato quattro commissariamenti del Comune”.
E così è stato comunque.
Coletta era stato eletto sindaco una prima volta nel 2016 e una seconda nel 2021, vincendo al ballottaggio contro Vincenzo Zaccheo, di centrodestra. Al primo turno di quest’ultima elezione, però, le liste che sostenevano Zaccheo avevano ottenuto la maggioranza dei seggi nel Consiglio comunale, e Coletta si era ritrovato a governare con una minoranza in suo sostegno. E così pensava di fare anche dopo il ricorso al Tar di alcuni di destra. E’ la cosiddetta anatra zoppa, fenomeno caratteristico del mondo politico statunitense. Potere del voto disgiunto che crea, come abbiamo visto, imbarazzo e problemi.
Scrive Tommaso Malandruccolo, ex consigliere comunale del Pd: “La motivazione è quella di un’inerzia amministrativa del Sindaco, della sua giunta e dei consiglieri che l’appoggiavano, fra questi anche Forza Italia e Fare Latina, oggi fra i primi firmatari della sfiducia. Se l’inattività oggetto di contestazione fosse stata attribuita alla precedente consiliatura, perché non sfiduciare il Sindaco subito dopo le elezioni del 2021, visto che l’anatra zoppicava già allora?”. Non mancano i commenti dei delusi di Lbc, il movimento che ha portato Coletta in Comune sei anni fa. Riassume così la storia Pietro Gava, ex segretario di Latina Bene Comune: “Dopo un ballottaggio vinto con il 75% dei voti e tre liste con il simbolo di un unico movimento civico che hanno ottenuto poco più del 17%, per oltre cinque anni si è voluto provare a cambiare una città da soli, perché, in breve, la legge elettorale ha tradotto questi risultati in una maggioranza di 20 consiglieri su 32. Già scritta così sembra una battuta, invece è quello che è successo a Latina. A dialogare bisognava pensarci prima. Ci ho provato i primi due anni. Essere riconfermati nel ruolo di sindaco, senza una maggioranza in consiglio comunale, è un risultato che fa pensare di aver governato bene? Mah! Si può fare da uomini del dialogo, dopo quanto visto nel mandato precedente e dopo quasi un anno di agonia nel governare con una parte degli avversari?”.
“Ha preferito dialogare con altri e non la città”, gli fa eco Cristian Stano.
Damiano Coletta ci sperava davvero a continuare ad operare per la città. In una recente intervista che mi aveva rilasciato, gli avevo fatto presente che molti lo accusavano di aver fatto poco per la città nei primi suoi 5 anni di consiliatura. Questa la sua risposta: “Sono stati fatti degli errori. Siamo riusciti però ad avere dei risultati importanti. Oltre al risanamento economico e alla implementazione dei regolamenti, che hanno rappresentato un elemento di garanzia per il cittadino, c’è stato nella nostra città un cambiamento della grammatica della politica. Oggi nel linguaggio corrente si parla di bene comune, di economia civile, di partecipazione, di patti di collaborazione. Un cambiamento culturale di tutto rispetto”.
Poco? Molto? La città, in vista del consiglio, ha avuto delle reazioni molto forti negli ultimi giorni, messe a fuoco sui social. Coletta ci ha provato fino all’ultimo. Senza successo. E’ di questa mattina l’amara dichiarazione rilasciata all’AdnKronos: “Hanno simulato la sospensione di 10 minuti in Consiglio comunale e non sono tornati. Nel frattempo sono andati dal notaio. Lo ritengo un gesto irrispettoso nei confronti dell’assise comunale e nei confronti della città. Quando si fanno queste scelte bisognerebbe metterci la faccia. Avrebbero dovuto comunicarlo in Consiglio comunale. E’ stata scritta una pagina nera della politica che ha offeso l’intera comunità. Purtroppo questi sono i comportamenti del branco che agisce in modo violento perché pensa in modo violento”.
Sarà dura riconciliare questa città. Troppo livore e troppa ostilità.
Mariassunta D'Alessio
Giornalista e scrittrice
Politica - 29 Settembre 2022
Latina, l’opposizione va dal notaio e sfiducia il sindaco Coletta: ora restano livori e ostilità
Una città divisa. Latina, dopo il Consiglio comunale di ieri appena accennato, si risveglia lacerata da chi accusa e da chi difende l’operato di Damiano Coletta. E i social la fanno da padrone. Dai social infatti era arrivato l’avviso di sfratto per Coletta: ‘appena insediati andremo a firmare dal notaio la decadenza del sindaco’.
Lui ha provato ad arginare questa debacle in tutti i modi. Pochi minuti prima del Consiglio comunale, in una diretta Facebook aveva annunciato: “Tra poco entrerò in consiglio e guarderò in faccia coloro che sfiduciano un sindaco eletto al ballottaggio da 30mila cittadini”. Non ne ha avuto però il tempo, perché i 19 consiglieri dell’opposizione appena insediati hanno chiesto dieci minuti di pausa e si sono recati dal notaio per sfiduciarlo.
Ormai lo sapevano pure i sassi che sarebbe accaduto questo, perché negli ultimi giorni, complice ovviamente anche la netta vittoria del centrodestra a livello nazionale, tutti i partiti, anche chi lo aveva appoggiato in precedenza, avevano acconsentito alla sfiducia. Lo aveva detto anche lui nella diretta: “Sembra cosa certa la sfiducia del centrodestra nei miei confronti… Il centrodestra entrerà nella storia per aver provocato quattro commissariamenti del Comune”.
E così è stato comunque.
Coletta era stato eletto sindaco una prima volta nel 2016 e una seconda nel 2021, vincendo al ballottaggio contro Vincenzo Zaccheo, di centrodestra. Al primo turno di quest’ultima elezione, però, le liste che sostenevano Zaccheo avevano ottenuto la maggioranza dei seggi nel Consiglio comunale, e Coletta si era ritrovato a governare con una minoranza in suo sostegno. E così pensava di fare anche dopo il ricorso al Tar di alcuni di destra. E’ la cosiddetta anatra zoppa, fenomeno caratteristico del mondo politico statunitense. Potere del voto disgiunto che crea, come abbiamo visto, imbarazzo e problemi.
Scrive Tommaso Malandruccolo, ex consigliere comunale del Pd: “La motivazione è quella di un’inerzia amministrativa del Sindaco, della sua giunta e dei consiglieri che l’appoggiavano, fra questi anche Forza Italia e Fare Latina, oggi fra i primi firmatari della sfiducia. Se l’inattività oggetto di contestazione fosse stata attribuita alla precedente consiliatura, perché non sfiduciare il Sindaco subito dopo le elezioni del 2021, visto che l’anatra zoppicava già allora?”. Non mancano i commenti dei delusi di Lbc, il movimento che ha portato Coletta in Comune sei anni fa. Riassume così la storia Pietro Gava, ex segretario di Latina Bene Comune: “Dopo un ballottaggio vinto con il 75% dei voti e tre liste con il simbolo di un unico movimento civico che hanno ottenuto poco più del 17%, per oltre cinque anni si è voluto provare a cambiare una città da soli, perché, in breve, la legge elettorale ha tradotto questi risultati in una maggioranza di 20 consiglieri su 32. Già scritta così sembra una battuta, invece è quello che è successo a Latina. A dialogare bisognava pensarci prima. Ci ho provato i primi due anni. Essere riconfermati nel ruolo di sindaco, senza una maggioranza in consiglio comunale, è un risultato che fa pensare di aver governato bene? Mah! Si può fare da uomini del dialogo, dopo quanto visto nel mandato precedente e dopo quasi un anno di agonia nel governare con una parte degli avversari?”.
“Ha preferito dialogare con altri e non la città”, gli fa eco Cristian Stano.
Damiano Coletta ci sperava davvero a continuare ad operare per la città. In una recente intervista che mi aveva rilasciato, gli avevo fatto presente che molti lo accusavano di aver fatto poco per la città nei primi suoi 5 anni di consiliatura. Questa la sua risposta: “Sono stati fatti degli errori. Siamo riusciti però ad avere dei risultati importanti. Oltre al risanamento economico e alla implementazione dei regolamenti, che hanno rappresentato un elemento di garanzia per il cittadino, c’è stato nella nostra città un cambiamento della grammatica della politica. Oggi nel linguaggio corrente si parla di bene comune, di economia civile, di partecipazione, di patti di collaborazione. Un cambiamento culturale di tutto rispetto”.
Poco? Molto? La città, in vista del consiglio, ha avuto delle reazioni molto forti negli ultimi giorni, messe a fuoco sui social. Coletta ci ha provato fino all’ultimo. Senza successo. E’ di questa mattina l’amara dichiarazione rilasciata all’AdnKronos: “Hanno simulato la sospensione di 10 minuti in Consiglio comunale e non sono tornati. Nel frattempo sono andati dal notaio. Lo ritengo un gesto irrispettoso nei confronti dell’assise comunale e nei confronti della città. Quando si fanno queste scelte bisognerebbe metterci la faccia. Avrebbero dovuto comunicarlo in Consiglio comunale. E’ stata scritta una pagina nera della politica che ha offeso l’intera comunità. Purtroppo questi sono i comportamenti del branco che agisce in modo violento perché pensa in modo violento”.
Sarà dura riconciliare questa città. Troppo livore e troppa ostilità.
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Damasco, 16 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Difesa siriano ha accusato domenica il gruppo libanese Hezbollah di aver rapito e ucciso tre soldati in Libano. Lo hanno riferito i media statali.
"Un gruppo della milizia di Hezbollah... ha rapito tre membri dell'esercito siriano al confine tra Siria e Libano... prima di portarli in territorio libanese ed eliminarli", ha affermato il ministero della Difesa, citato dall'agenzia di stampa Sana.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha dichiarato che un colpo d'arma da fuoco proveniente dal Libano ha colpito un veicolo all'interno di un centro residenziale nel nord di Israele. "Stamattina, uno sparo ha colpito un veicolo parcheggiato nella zona di Avivim. Non sono stati segnalati feriti. Lo sparo è molto probabilmente partito dal territorio libanese", ha affermato l'esercito in una dichiarazione. "Qualsiasi fuoco diretto verso Israele dal territorio libanese costituisce una palese violazione degli accordi tra Israele e Libano", ha aggiunto l'esercito.
Kiev, 16 mar. (Adnkronos/Afp) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sostituito il capo di stato maggiore delle forze armate, con un decreto emesso oggi, mentre le truppe in prima linea di Kiev continuano ad essere in difficoltà. Secondo un comunicato, Anatoliy Bargylevych è stato sostituito da Andriy Gnatov, a cui "è stato affidato il compito di aumentare l'efficienza della gestione".
"È un combattente", ha detto Zelensky parlando di Gnatov. "Il suo compito è quello di apportare maggiore esperienza di combattimento, l'esperienza delle nostre brigate nella pianificazione delle operazioni, difensive e offensive, nonché uno sviluppo più attivo del sistema dei corpi d'armata", ha aggiunto. "Tutto ciò che le nostre brigate hanno imparato dalla guerra dovrebbe essere implementato al cento per cento a livello di pianificazione".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Un uomo di 45 anni è stato dato alle fiamme nel bel mezzo di Times Square, a New York, la scorsa notte. Lo ha riferito la polizia. Le immagini delle telecamere hanno immortalato il momento in cui l'uomo, a torso nudo e gravemente ustionato, è stato trasportato d'urgenza dalle autorità in ambulanza dopo che le fiamme erano state spente.
La polizia afferma che il 45enne è stato soccorso alle 4 del mattino ed è stato portato in un ospedale vicino in condizioni stabili. Il suo aggressore sarebbe fuggito dalla scena ed è ricercato dalle autorità. Non sono state in grado di dire se l'attacco fosse casuale o mirato.
Gli investigatori hanno riferito che l'uomo era stato cosparso con un liquido infiammabile prima che qualcuno appiccasse il fuoco. La vittima, avvolta dalle fiamme, si era messa poi a correre, quando qualcuno è uscito da un'auto e ha spento il fuoco con un estintore a polvere.
Skopje, 16 mar. (Adnkronos) - La Macedonia del Nord ha dichiarato un periodo di lutto nazionale di sette giorni per l'incendio in una discoteca che ha causato almeno 59 morti e decine di feriti, mentre le autorità hanno arrestato 15 persone per interrogarle e il ministro degli Interni ha affermato che un'ispezione preliminare ha rivelato che il club stava operando senza la licenza necessaria.
Al termine di una giornata in cui il piccolo Paese balcanico è stato alle prese con un disastro mai visto da decenni, il ministro degli Interni Panche Toshkovski ha dichiarato che il club nella città orientale di Kočani, dove si è verificato l'incendio prima dell'alba, sembrava operare illegalmente.
Più di 20 persone sono sotto inchiesta, 15 delle quali sono sotto custodia della polizia, mentre altri sospettati di coinvolgimento si trovano in ospedale, ha aggiunto Toshkovski. La maggior parte delle vittime dell'incendio, che ha devastato il nightclub Pulse durante un concerto hip-hop, erano adolescenti e giovani adulti. Circa 155 sono rimasti feriti, molti in modo grave.
Mosca, 16 mar. (Adnkronos) - Il desiderio della Gran Bretagna di rubare i beni russi è legato alla lunga tradizione inglese della pirateria, diventata un segno distintivo della corona britannica insieme a "rapine e omicidi". Lo ha affermato la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
"Questa è una delle tradizioni inglesi, come bere il tè e le corse di cavalli. Il fatto è che la pirateria è stata legalizzata in Inghilterra", ha scritto la diplomatica sul suo canale Telegram. "Ai pirati era proibito attaccare le navi inglesi, ma era loro permesso derubare le navi dei concorrenti. Moralità immorale".
Beirut, 16 mar. (Adnkronos) - I media libanesi riferiscono di un morto in un attacco aereo israeliano nella città meridionale di Aainata. Ulteriori raid sono stati segnalati a Kafr Kila. Non ci sono commenti immediati da parte delle Idf.