Resta altissima, ma è in calo di sei punti rispetto a settembre. E per Vladimir Putin si tratta del secondo balzo negativo più significativo della sua popolarità nei suoi oltre vent’anni al Cremlino. A registrarlo è il centro di statistiche indipendente Levada, bollato come ‘agente straniero’ dalle autorità di Mosca, che in un sondaggio rileva l’indice di gradimento della popolazione rispetto al presidente: a settembre si mantiene al 77%, ma con un calo di sei punti rispetto al mese precedente (erano l’83 per cento rimasto quasi invariato dall’inizio della guerra). A incidere è stata la mobilitazione parziale voluta dal Cremlino, che sta spingendo decine di migliaia di cittadini russi a lasciare il Paese per evitare il reclutamento forzato. Secondo la rilevazione coloro che disapprovano l’operato di Putin sono il 21%. Cala lievemente anche la percentuale di coloro che ritengono che le cose nel Paese vadano nella giusta direzione: il 60% in settembre rispetto al 67% di agosto. Coloro che disapprovano sono il 27%. Il precedente grande calo di consensi per Putin risale al 2018, quando il Presidente aveva varato la riforma per l’innalzamento dell’età pensionabile.

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