“Sono disperata. Volevo solo difendermi dall’ennesima aggressione, non volevo uccidere Mattia”. Valentina Boscaro, la padovana di 31 anni agli arresti domiciliari per l’omicidio del fidanzato Mattia Caruso, ha spiegato così il fendente con un coltello a serramanico inferto all’umo. All’avvocato difensore Nicola Guerra l’indagata ha ribadito la propria versione dei fatti. Ovvero che l’uomo era aggressione e violento e lo avrebbe colpito per difendersi. Agli inquirenti e investigatori che l’hanno interrogata aveva spiegato che l’uomo poteva essere sotto l’effetto di stupefacenti. Sabato alle 10 al Tribunale di Padova si terrà intanto l’udienza di convalida del fermo. La ragazza, secondo quanto riferito dal legale, è tornata a sottolineare che la relazione con il compagno era burrascosa, fatta di continui litigi, e tuttavia non riusciva a tenerle lontano Mattia. Nel corso dell’udienza di domani la 31enne con ogni probabilità confermerà la versione già fornita ai carabinieri. Starà al giudice per le indagini preliminari la decisione su misura ed eventualmente anche il reato.

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