di Matteo Bersani

L’esito di queste ultime elezioni è estremamente chiaro ed evidente: gli italiani hanno scelto di consegnarsi alla destra di Giorgia Meloni. Il prossimo non sarà un governo di centrodestra, sarà un governo puramente di destra e come tale attuerà dei provvedimenti profondamente retrogradi e conservatori.

Alcuni analisti politici (specialmente quelli di destra) tendono a minimizzare questa epocale svolta reazionaria dell’Italia sostenendo che tra destra e sinistra non c’è più alcuna differenza sostanziale, ma una contrapposizione esclusivamente ideologica. In pratica è la stessa posizione che esprimeva Giorgio Gaber nel suo celebre brano Destra-sinistra. Si tratta di un’idea che in parte condivido, è innegabile che con il passare del tempo le differenze tra queste ideologie si siano assottigliate, il problema è che comunque c’è ancora un elemento che veramente distingue chi è di destra da chi è di sinistra: l’approccio sui diritti. La destra infatti in questa materia ha un atteggiamento di chiusura totalmente irragionevole e incondizionato. La sinistra, d’altro canto, è assolutamente e giustamente favorevole ad un ampliamento della sfera dei diritti della persona.

Personalmente credo che la maggior parte di questi diritti non dovrebbero nemmeno essere coinvolti in questa insensata contrapposizione ideologica, sono delle battaglie di civiltà che il progresso della nostra collettività ci impone di perseguire. E invece ci troveremo al governo Giorgia Meloni che farà l’esatto opposto, ne sarà una fiera oppositrice, probabilmente nel nome della sua ostentata religione cristiana.

Ma davvero il cristianesimo prevede che un uomo malato irreversibilmente non possa porre fine alle sue sofferenze? Davvero il Dio nel quale crede Giorgia Meloni pretende che un povero disperato rimanga lì a soffrire come un cane? Davvero è così abietto e spregevole approvare una norma che permetta alle coppie omosessuali di avere gli stessi diritti di quelle eterosessuali? Cosa c’era di così cristianamente orrendo nel ddl Zan? Era forse un eccesso di civiltà?

Per qualche motivo a me ignoto è diffusa la convinzione che le persone più devote al cristianesimo debbano votare la destra per essere conformi al conservatorismo della loro religione. È per questo che Giorgia Meloni nelle sue celebri urlate ostenta il suo essere cristiana, e allo stesso modo è per questo che Matteo Salvini si è più volte fatto fotografare con i vari rosari e Madonne. Io credo che le religioni non siano delle concezioni statiche, ma che si evolvano esattamente come si evolve la società. Non vedo cosa ci sia di così sbagliato nell’aprirsi a quelle che sono le nuove esigenze della nostra collettività.

Personalmente mi domando solo se la leader di FdI (o della Lega, fate voi) sia conforme ai precetti della sua religione anche quando si dice disponibile a chiudere i porti o ad attuare un blocco navale (che peraltro nessuno sa bene cosa sia), rifiutando di fatto di concedere un aiuto ai disperati che lo implorano. La cristianità dovrebbe insegnare una dottrina di fratellanza, di solidarietà e di umanità: esattamente le tre caratteristiche che mancano a questa destra. Che ipocrisia. Spero che a questi leader politici, e a certi loro elettori, non capiti mai la disgrazia di doversi guardare allo specchio.

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