Società

Campania, inquinamento e alunni con disabilità: sempre più richieste di sostegno. Facciamo qualcosa

Si muore di tumore ‘soprattutto dove l’inquinamento ambientale è più elevato, anche se si tratta di zone in cui le abitudini di vita sono in genere più sane’. Dal 2008, inascoltati, lo abbiamo urlato soltanto noi Medici dell’Ambiente, anche su questo blog!

Il 13 settembre 2022 è suonata la prima campanella dell’anno scolastico in Campania. In modo ufficiale ci viene comunicato che, a fronte di 818.772 alunni, quasi sedicimila in meno rispetto allo scorso anno per il gravissimo e costante calo demografico che colpisce anche la Campania, gli alunni disabili bisognosi di insegnanti di sostegno sono 31.659, pari al 3,72% del totale, ben 1300 in più rispetto soltanto allo scorso anno scolastico. A livello nazionale oggi è al 3,6%. In Campania, ma di fatto soltanto a Napoli e Caserta, siamo sempre e oltre i valori massimi nazionali su pressoché tutte le patologie cronico degenerative, non solo il cancro.

Se andiamo infatti ad analizzare soltanto la quantità di cittadini residenti nelle prime dieci province di Italia dove si muore di più per cancro, si scopre che le sole province di Napoli e Caserta contano circa 4 milioni di cittadini inermi e mai decentemente informati su ambiente e salute, di fatto lo stesso numero di tutte le altre otto province di Italia tra le prime dieci in classifica messe insieme (Lodi, Brescia, Bergamo, Pavia, Sondrio, Cremona, Gorizia e Piacenza). Questo dato collima perfettamente con quanto già negli anni passati aveva certificato ISS con il suo Studio Sentieri: su circa 6 milioni di cittadini studiati, ben 2.8 erano soltanto campani, in particolare di Napoli e Caserta (Terra dei Fuochi!).

Ma non si nota ancora negli studi che quasi tutte le province detentrici di questi tristi primati non sono le province a maggior inquinamento della sola aria, ma sono soprattutto le province a maggiore quantità di sedi di trattamento di rifiuti speciali e industriali, sia legali che soprattutto in regime di evasione fiscale (Napoli, Caserta, Brescia, Bergamo, Cremona, ecc.) e quindi titolari del maggior numero di siti gravemente inquinati da bonificare, in Campania ancora a zero da oltre 30 anni!

Il 7 novembre 2006 la Harvard School of Public Health titolava sul Times: “Una pandemia silenziosa, sostanze chimiche industriali stanno danneggiando lo sviluppo del cervello dei bambini in tutto il mondo”. Come avevo già ricordato in Parlamento sin dal 13 settembre 2013, le disabilità gravi in generale e l’autismo in particolare in Italia sono in costante e irrefrenabile incremento, come in costante e irrefrenabile incremento sono le sostanze chimiche inquinanti (provenienti in generale nel nostro pessimo ambiente di vita e di lavoro) scorrettamente smaltite, ancor più incidenti nelle zone tristemente note come “Terre dei Fuochi” in Italia (da Brescia ad Acerra) dove da troppi decenni lo scorretto smaltimento dei rifiuti industriali non è eccezione ma regola.

Mi basta ricordare soltanto i dati ufficiali di produzione e quindi necessità di smaltimento (a impianti zero) dei rifiuti industriali in Campania 2009 vs 2019: 4 milioni di tonnellate all’anno nel 2009, 8.4 milioni di tonnellate all’anno nel 2019, con un incremento stimato di rifiuti industriali in nero smaltiti illecitamente e quindi con danno certo all’ambiente e alla salute pubblica non inferiore a 1.5 milioni di tonnellate all’anno nel 2009, diventate non meno di 2.5 milioni di tonnellate all’anno nel 2019! I rifiuti urbani sono diminuiti in questi ultimi dieci anni.ù

Oggi, settembre 2022, veniamo a conoscenza che pure a Napoli si registra non una diminuzione ma un tragico crollo della natalità. Meno 40% di nati vivi soltanto a Napoli in soli due anni. La denatalità, causata innanzitutto da grave infertilità, non solo per motivi economici e sociali, accelerata dalla pandemia da Covid-19, sta diventando una tragedia in tutta Italia ma ancora di più lo sta diventando in tutte le zone colpite da grave inquinamento ambientale, come tutte le Terre dei Fuochi di Italia, esempio Napoli, Brescia e Acerra! Da anni le ricerche scientifiche di livello internazionale dell’acerrano Dr. Luigi Montano lo stanno urlando al mondo intero ma letteralmente, è bene dirlo chiaro, “nessuno se ne fotte” e tutti fanno finta di non capire quanto sia grave questo dato assolutamente scientifico.

Con eccezionale urgenza dobbiamo finalmente prendere atto di questi dati soprattutto su rifiuti industriali e patologie cronico-degenerative, buon ultimo il cancro, e deciderci tutti a fare qualcosa, qualunque cosa, per fermare questa “pandemia silenziosa” gravissima e ingravescente che sta distruggendo l’intera nazione italiana, ma specialmente Lombardia e Campania!