La donna si chiamava Ilaria Sollazzo e aveva 31 anni. A fare fuoco l'ex fidanzato, Antonio Russo, dipendente di un istituto di vigilanza. Avevano una bimba di due anni
Le ha sparato e l’ha uccisa. Poi ha rivolto la pistola contro se stesso e si è suicidato. Il femminicidio è avvenuto nella notte tra l’1 e il 2 ottobre, a Scalea, comune calabrese in provincia di Cosenza. La donna si chiamava Ilaria Sollazzo e aveva 31 anni. Ad assassinarla è stata il suo ex compagno, il 25enne Antonio Russo, una guardia giurata dipendente di un istituto di vigilanza. I due, che si erano separati da qualche mese, non erano mai stati sposati ma avevano una bimba. Su quanto accaduto indagano i carabinieri della Compagnia di Scalea e del Reparto operativo del Comando provinciale di Cosenza.
Secondo quanto emerso dalle indagini, non c’era alcun incontro concordato tra Ilaria Sollazzo e Antonio Russo, come invece ipotizzato inizialmente dalle forze dell’ordine. La guardia giurata di 25 anni ha atteso l’ex compagna, che aveva trascorso la serata con alcuni amici, sotto l’abitazione dei genitori della donna, dove già si trovava la figlia di due anni della coppia. E il fatto che avesse portato con sé la sua arma d’ordinanza fa ipotizzare che il giovane avesse premeditato l’assassinio di Ilaria Sollazzo a causa dei contrasti che da quando i due si erano separati, circa due mesi fa, caratterizzavano i loro rapporti. Subito dopo avere ucciso l’ex compagna la guardia giurata ha rivolto la pistola contro se stesso e si è sparato un colpo alla testa. Il suo cadavere è stato trovato all’esterno dell’automobile della donna.