L’arrivo in Iran. E poi, ancora, la “poca affinità” con il Paese e la difficoltà a ottenere visti, sia quello per rimanere a Teheran, sia quello per lasciare il Paese. Alessia Piperno raccontava così, con numerose storie su Instagram, il suo ultimo viaggio, appunto, in Iran, dove, secondo quanto denunciato dal padre, Alberto Piperno, la 30enne è stata arrestata. Secondo quanto riferito da fonti della Farnesina sono ancora in corso le verifiche per confermare la notizia dell’arresto.
“Perché non ho affinità con l’Iran? – raccontava sui social solo tre settimane fa – È un Paese che offre di tutto e ho avuto a che fare anche con gente meravigliosa, però questo è successo poche volte. Se si viaggia in coppia o se sei uomo e vieni qua da solo tu torni e dici che è il Paese più bello del mondo. Il problema esiste se sei donna e viaggi da sola, perché la donna che viaggia da sola qua in Iran non è ben vista”.
Nelle scorse settimane Piperno aveva anche raccontato i problemi per ottenere i visti, sia quello per poter prolungare la sua permanenza in Iran, sia quello per spostarsi di nuovo verso il Pakistan dove voleva tornare per aiutare i suoi amici dopo aver visto i danni dell’alluvione. La richiesta di visto per rimanere in Iran, raccontava nelle stories, era stata inizialmente rifiutata. “Mercoledì mi scade il visto, me ne devo andà”, spiegava 3 settimane fa sempre nelle stories, descrivendo poi l’incontro, alla stazione degli autobus, con un signore che le ha dato una mano per il rinnovo del documento per un altro mese. Quindi due settimane fa l’arrivo del nuovo passaporto con l’estensione del visto per il Pakistan.