L'ex giocatore della Juventus si è dovuto abituare a un posto fisso in panchina al Manchester United. Da inizio della stagione ha segnato solo una rete e già durante l'estate non era riuscito a trasferirsi in una squadra che giocasse la Champions League. Insieme a Jordan Peterson ha provato a superare "alcuni ostacoli che sta affrontando"
Trentasette anni, un solo un gol all’attivo nella stagione in corso e sempre seduto in panchina. È il ritratto di Cristiano Ronaldo, che nel Manchester United sta attraversando uno dei peggiori periodi della sua carriera. Per questo ha deciso di chiedere aiuto, rivolgendosi allo psicologo canadese Jordan Peterson. Mentre il quotidiano spagnolo Marca parla apertamente di depressione, il campione portoghese ha pubblicato sul suo profilo Instagram una foto insieme a Peterson, che è andato a fargli visita nella sua casa a Manchester.
“Abbiamo parlato per circa due ore. Mi ha mostrato tutta la sua attrezzatura per rimanere in ottime condizioni di forma, abbiamo parlato delle sue aziende”, ha raccontato lo psicologo al giornalista Piers Morgan. Sguardo rivolto in avanti, per cercare di superare questo momento difficile: “Per lo più abbiamo parlato di ciò che voleva in futuro e di alcuni ostacoli che sta affrontando”, ha concluso Peterson. Già nel corso dell’estate erano arrivate le prime delusioni per l’ex attaccante della Juventus, che non è riuscito a passare in una squadra che giocasse la Champions League. Arrivato al Manchester United, ha poi dovuto abituarsi a stare fisso in panchina dietro a Marcus Rashford. Anche domenica, nel derby perso 6-3 contro il City, la stella portoghese è rimasto seduto in panchina.