“Abbiamo cercato di evitare che si arrivasse a misure drastiche“. Alessandro Di Martino, l’amministratore di Amap, l’azienda pubblica che gestisce il servizio idrico a Palermo, ha spiegato così al Giornale di Sicilia il motivo per cui i tecnici della società chiuderanno la fornitura idrica di un palazzo della periferia del capoluogo siciliano. A sessanta appartamenti verrà staccata l’acqua perché gli utenti non hanno pagato le bollette nei tempi previsti. Teoricamente c’è tempo sino al giorno prima del distacco per mettersi in regola con i pagamenti, evitando che l’azienda proceda alla materiale sospensione dell’erogazione. Di Martino, contattato dal Giornale di Sicilia, ha dichiarato che i tempi di attesa sono stati superati, così come le procedure bonarie previste dalla normativa.

Non è la prima volta che l’Amap denuncia questa situazione. Le morosità nel tempo hanno creato problemi importanti nel bilancio dell’azienda, che ora gestisce il servizio idrico anche in molti paesi della provincia. Sono circa cinquemila le utenze che risultano non essere in pari con i versamenti. Singoli cittadini, famiglie e intere comunità. Fra chi non ha pagato le bollette dell’acqua, ci sono anche centinaia di eredi o nuovi proprietari degli immobili che non hanno effettuato né la voltura né il pagamento delle fatture intestate ai precedenti titolari.

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