Bagarre a “Non è l’arena” (La7) tra la deputata del M5s, Vittoria Baldino, e l’imprenditore, amministratore delegato di Yamamay Gianluigi Cimmino, da sempre acerrimo detrattore del reddito di cittadinanza.
Dopo una prima querelle tra i due sul successo elettorale del M5s al Sud (“È stato un voto di scambio”, asserisce Cimmino), la polemica riesplode sul caro bollette. L’ad di Yamamay e Carpisa invoca un disaccoppiamento del costo del gas da quello dell’elettricità, ma Giletti ricorda che il governo Draghi non ha fatto nulla in merito.
Baldino osserva che il M5s, già prima dello scoppio della guerra in Ucraina, aveva proposto la separazione dei prezzi. Cimmino invece rilancia ancora col reddito di cittadinanza: “Quando dicevo che il reddito di cittadinanza va ristudiato, era proprio in considerazione della crisi enorme che ci ritroveremo ad affrontare nei prossimi mesi”.
L’imprenditore fa quindi riferimento ad alcuni percettori del reddito di cittadinanza, in collegamento da Palermo, e accusa i parlamentari 5 Stelle: “Mentre loro giustamente hanno bisogno di un lavoro e con 700 euro al mese probabilmente non riescono nemmeno a mettere il piatto a tavola, abbiamo una classe politica che è stata rieletta e che prende più di 20mila euro al mese. E di quello strumento ha fatto il suo pass per i prossimi 5 anni di legislatura. Questa è la distanza che esiste nel Paese. È la distanza tra il signor Cattaneo che ha parlato prima, quei signori di Palermo, il sottoscritto e coloro che invece siedono in posti importanti prendendo alti stipendi e sfruttando quello che è un grande disagio sociale“.
“Questa è una operazione criminale“, commenta Baldino.
“La querelo“, avverte Cimmino.
“Mi quereli pure, non ho problemi – ribatte la deputata – Lei ha fatto una operazione criminale, mettendo in contrapposizione persone che non ce la fanno a pagare la bolletta con chi ha problemi a sopravvivere. Il reddito di cittadinanza viene utilizzato per il 39,6% al fine di pagare le bollette e i debiti”.
“Ma loro devono prendere il reddito di cittadinanza – replica l’imprenditore – È lei che non deve prendere 20mila euro al mese perché non ha alcun merito“.
Baldino ribadisce, mentre Daniela Santanchè di Fratelli d’Italia scuote la testa: “La sua è un’operazione classista criminale e pericolosissima perché mette in contrapposizione il disagio delle persone”.
“Le persone hanno bisogno di lavorare – controbatte Cimmino – L’operazione criminale l’avete fatta coi promettendo una realtà che non esiste, perché voi il mondo del lavoro non l’avete visto neanche sui fumetti“.
“A parte il fatto che lei non conosce la storia personale mia e dei miei colleghi – risponde la parlamentare – Quindi, non si può permettere di dire che non ho lavorato un secondo in vita mia”.
“La conosco la sua storia”, commenta l’imprenditore.
“Lei non si può permettere di fare il classista – chiosa Baldino – E anche lei Giletti non deve permettere che lui faccia il classista. Lei è un classista e si deve vergognare“.