È disponibile da oggi nelle migliori librerie Il gioco di carte Club Godo, sempre confezionate con amore da L’Ippocampo. Si gioca ovviamente in due (anche se in tre o quattro mica è reato) e lo scopo, pardon, è proprio lo stesso del libro Club Godo, una cartografia del piacere
Se June Pla non ci fosse andrebbe inventata. Dopo il successo planetario del suo libro Club Godo – Una cartografia del piacere (L’Ippocampo) la ragazza marsigliese che ha sorpreso il mondo parlando (e disegnando) di masturbazione, anche in coppia, ora ha voluto togliersi un piccolo sfizio dopo una sorta di anno sabbatico. È disponibile da oggi nelle migliori librerie Il gioco di carte Club Godo, sempre confezionate con amore da L’Ippocampo. Si gioca ovviamente in due (anche se in tre o quattro mica è reato) e lo scopo, pardon, è proprio lo stesso del libro: sciogliere il ghiaccio tra partner, superare qualche piccolo o grande tabù, mostrarsi nelle immense nascoste profondità del proprio intimo piacere. Dice June nel presentare il gioco: “Siamo falsamente aperti a questo tipo di dialogo, diciamo cose che non pensiamo davvero solo per evitare certe discussioni, ma di rado diciamo la cosa più importante. Spesso abbiamo paura di offendere, di mettere in imbarazzo l’altra persona, di rivelarci, o peggio ancora di esporci al giudizio altrui”. Insomma, parlare è la chiave di tutto. E Il gioco di carte Club Godo mira proprio a fortificare una relazione. Cosa dite? Ma che sciocchi. Cosa volete ci sia su queste benedette cartine color blu con un punto interrogativo argentato? Ne peschiamo una a caso. “Ti piacerebbe provare dei sex toys insieme a me? Quali?”. Altra carta: “Guardi porno? Quale genere ti eccita davvero?”. Terzo estratto a caso: “Hai una fantasia irrealizzabile?”. Insomma, qua non si vince e non si perde. E nemmeno vince il banco. Perché tra l’altro esaurita la sezione del dialogo ecco il mazzo To Try, provateci: “Una lista di pratiche più o meno soft, di kink, fantasie e fetish”. Potete pescarne e perfino nasconderne nel comodino a decine, l’importante, dice la gran maestra di cerimonia June: “Non forzate mai l’altra persona se mostra qualche dubbio o semplicemente non se la sente”.