Televisione

Denise Pipitone, si riaccendono i riflettori sulla “pista Rom”: a Ore 14 l’appello per recuperare delle intercettazioni mai usate

Il talk del pomeriggio di Rai2 è tornato dunque ad occuparsi della bambina scomparsa da Mazara del Vallo il 1° settembre del 2004 e ha fatto luce su una delle segnalazioni più importanti emerse in questi anni, quella di una donna egiziana aveva riconosciuto Denise in alcuni scatti che le erano stati mostrati da una cittadina del Kosovo che l’aiutava nelle faccende di casa

di Francesco Canino

C’è una “pista rom” sul caso della scomparsa di Denis Pipitone e la trasmissione Ore 14 di Milo Infante ha lanciato un appello per poter recupere delle intercettazioni che potrebbero riaprire quel fronte di indagini. Documenti che fino ad ora non è stato possibile utilizzare perché non è stato trovato un interprete “conoscente la lingua di questa parlata”. Il talk del pomeriggio di Rai2 è tornato dunque ad occuparsi della bambina scomparsa da Mazara del Vallo il 1° settembre del 2004 e ha fatto luce su una delle segnalazioni più importanti emerse in questi anni, quella di una donna egiziana aveva riconosciuto Denise in alcuni scatti che le erano stati mostrati da una cittadina del Kosovo che l’aiutava nelle faccende di casa.

Il 12 aprile 2005 i carabinieri di Sondrio ricevettero quella che Il Giornale definisce “una segnalazione notevole”: “La kosovara aveva una zia a Bergamo. Con la zia viveva una bambina con una piccola cicatrice sulla guancia, che parlava perfettamente l’italiano e diceva di non avere la mamma. Poco tempo più tardi, l’egiziana con la kosovara e la zia di questa si recò a una festa, alimentando le proprie convinzioni”. Secondo la donna egiziana, quella bambina era Denise e la donna che l’accompagnava era la stessa comparsa nel video realizzato da una guardia giurata a Milano, in cui compariva una bimba chiamata Danàs, che parlava italiano, assieme ad un gruppo di presunti rom.

Dopo la segnalazione fatta dalla donna egiziana, i carabinieri iniziarono ad indagare e fecero irruzione in una festa, identificarono tutti i partecipanti, ma non trovarono la presunta Denise e nemmeno la signora kosovara. Secondo quanto riportato durante Ore 14, risalgono a quel periodo una serie di intercettazioni, che però non sono state prese in considerazione fino ad oggi anche a causa dell’impossibilità di tradurle. “Allo stato attuale – riporta Il Giornale – si sconoscono le risultanze emerse dalle intercettazioni in corso, ritenuto che non è stato ancora possibile all’individuazione di interprete conoscente la lingua da questi parlata”.

Intanto, tra piste più o meno veritiere, segnalazioni e depistaggi, si torna a parlare dei presunti dossier su Piera Maggio, la mamma di Denise. “Ho detto che la Maggio sta apertamente cercando un ‘dossier’ su quei fatti, quindi ne posso e ne devo parlare. Finché sono stata io pm, dossier del genere non sono mai stati depositati, erano cose che i poliziotti dicevano, e neppure ricordo più dei nomi in particolare”, ha scritto qualche giorno fa sui social Maria Angioni, pm che seguì il caso della scomparsa della Pipitone fino al 2005. “Io comunque le ho sempre ritenute delle dicerie che avevano il solo fine di non farci prestare molta attenzione a questo caso”, ha chiosato l’ex magistrato. Ma a cosa si riferisce? Secondo quanto scrive Il Giornale, “Piera Maggio è stata accusata a torto di aver girato film porno – il suo legale Giacomo Frazzitta ha ricordato a “Ore 14” il titolo di “Mazara la gonna cala” – ma anche di praticare occultismo e di spacciare droga”. Di questi presunti dossier però non c’è traccia, tanto che lo stesso legale ha escluso categoricamente “che ci siano mai stati rapporti di polizia che delineavano un profilo opaco di Piera Maggio”. E se questi dossier fossero stati creati ad hoc, sottoposti ai magistrati e poi fatti sparire dai documenti ufficiali? È questa una delle domande emerse durante la puntata di Ore 14. “Si rimane basiti a sentire queste dichiarazioni. Dovete immaginare cosa ho subito”, ha chiosato amareggiata Piera Maggio. La verità su Denise è purtroppo ancora lontana.

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