Televisione

Gf Vip, Orietta Berti rivela: “Ho subito bullismo dopo il suicidio di Luigi Tenco, mi schivavano come se avessi la peste. Sono stata malissimo”

La cantante racconta un episodio che risale al Sanremo del 1967, quando Luigi Tenco si suicidò e la Berti subì del bullismo nell'ambiente musicale per quelle parole che l'artista le riservò, indirettamente, nel biglietto d'addio

di Emanuele Corbo

Chi ha guardato la puntata del Grande Fratello Vip in onda il 3 ottobre su Canale 5 potrebbe essere rimasto un attimo confuso dal sentir citare il suicidio di Luigi Tenco nel bel mezzo della parentesi dedicata alla squalifica di Ginevra Lamborghini. Un volo pindarico che Alfonso Signorini ha cercato di inserire in quei minuti di televisione alquanto agghiaccianti con un risultato un po’ forzato.

LA SQUALIFICA DI GINEVRA LAMBORGHINI – La Lamborghini è stata squalificata dopo aver detto, nei giorni scorsi, che Marco Bellavia “meritava di essere bullizzato” per alcuni comportamenti assunti all’interno della casa. L’ex volto di Bim Bum Bam infatti avrebbe riservato delle attenzioni poco gradite a Ginevra che, indispettita, ha sottolineato come fosse giusto che Bellavia, deriso da molti “vipponi” per i suoi problemi di depressione, venisse messo in disparte dalla gran parte dei concorrenti. Parole che al Grande Fratello non sono piaciute per niente, visto che il bullismo è una piaga che provoca sofferenza a tante persone e in alcuni casi le spinge a togliersi la vita. Giunta in studio in uno stato emotivo che su Twitter è già diventato un meme, la Lamborghini è stata consolata da Signorini, il quale ha cercato, malgrado tutto, di farle capire che anche da episodi così incresciosi si può imparare qualcosa. “Nessuno ha il diritto di metterti in croce” le ha detto il conduttore, invitandola a non pensare che quanto accaduto segnerà a vita il suo futuro.

ORIETTA BERTI BULLIZZATA PER LA MORTE DI LUIGI TENCO? – A tal proposito Signorini ha chiesto l’intervento di Orietta Berti, che come la fatina di Cenerentola ha dovuto raccogliere i cocci della situazione. Ed è a questo punto che la cantante (la Berti, non la Lamborghini, precisiamo) ha raccontato la propria esperienza: “Io tanti anni fa ho subito del bullismo nel mio lavoro, sono stata malissimo, il mio carattere solare mi ha permesso di guarire, ma io avevo una depressione che nessuno può spiegare. Quando Tenco ha scritto quel biglietto…”. I fatti risalgono al Festival di Sanremo 1967 e alla famigerata notte in cui Luigi Tenco è morto. Orietta ha ricordato: “Hanno trovato un biglietto in cui [Tenco, ndr] scriveva ‘Lascio questa vita per una giuria che ha votato Io tu e le rose anziché la mia canzone’”. In soldoni la Berti sarebbe stata indicata come responsabile, seppur in modo molto indiretto, del presunto suicidio di Tenco. “Ero esclusa da tutto, non mi salutava nessuno, mi schivavano come se avessi la peste” ha proseguito Orietta. Ma in ogni favola c’è una morale, che Signorini vuole che passi anche alla concorrente appena squalificata: “Ho imparato a essere forte e che io non avevo colpa di niente, se il pubblico mi aveva votato che colpa avevo io? Tu adesso qui hai imparato tanto, devi essere forte e quando devi dire una cosa conta almeno fino a 3” ha concluso la cantante prima di dare un bacio alla Lamborghini e tornare a dormire nella propria postazione di opinionista.

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