L’ex concorrente è apparsa molto provata e visibilmente scossa dal pianto, tanto da faticare anche a camminare lungo la passerella dello studio televisivo
“Sti cavoli della gogna. Tu hai sbagliato, ma nessuno ha il diritto di metterti in croce. Forse possiamo prendere il bene da tutto questo”. Alfonso Signorini accoglie in studio Ginevra Lamborghini e cerca di rincuorarla dopo l’esclusione dal Grande Fratello Vip per aver contribuito alla sofferenza, seguita dall’abbandono del gioco, di Marco Bellavia. L’ex concorrente appare molto provata e visibilmente scossa dal pianto, tanto da faticare anche a camminare lungo la passerella dello studio televisivo. Il conduttore, comprendendo il momento di difficoltà, cerca di consolarla: “Da quello che ricordo quando ci siamo parlarti, devo dire non me lo aspettavo proprio. Tra l’altro sei stata la prima a chiedere subito scusa. Quando hai capito di aver sbagliato?”, le chiede.
“Subito, quando è arrivata la comunicazione. Ho capito che qualcosa ci era scappato dagli occhi e dal cuore. Ho capito troppo tardi che abbiamo fatto un errore madornale. Non avrei mai voluto col senno di poi comportarmi in quel modo. Non lo dico perché sono qua davanti a voi, ma ho fatto una cosa schifosa”, riesce a rispondere Ginevra Lamborghini, ancora scossa da singhiozzi e lacrime. “Purtroppo hai tirato in ballo una piaga della nostra società, anche se involontariamente. Ma non devi pensare che la tua vita sia rovinata per quello che ti aspetta fuori”, conclude il conduttore del reality.
A raggiungere la Lamborghini al centro dello studio è Orietta Berti che, con un atteggiamento materno, cerca di confortare l’ex concorrente: “Nella casa sei stata la ragazza più buona e pulita. Ti è scappata quella frase, chi sbaglia impara. Tanti anni fa ho sofferto di una forte depressione perché sul lavoro sono stata bullizzata e sono stata malissimo”. L’opinionista non può ricordare quanto avvenuto nel 1967 a Sanremo con il suicidio del cantante Luigi Tenco che si tolse la vita proprio dopo la che giuria del concorso canoro favorì la Berti: “Mi schivavano come se avessi la peste. Ho però imparato ad essere forte e che io non avevo colpe di niente”. Meno materno ma più incisivo è statp l’intervento della seconda opinionista in studio, Sonia Bruganelli che, correndo ad abbracciarla, le confida: “Non è niente di irrimediabile, tranquilla. Fattelo dire da me che sono stata bollata come s**onza per anni”.