"In un modo o nell'altro è necessario un intervento dei governi per proteggere i più poveri", ha affermato il manager che giudica invece negativamente l'ipotesi di un tetto al prezzo del gas
“I governi europei dovrebbero tassare le aziende per aiutare le parti più deboli della società a far fronte all’impennata dei costi energetici. Sarebbe invece sbagliato intervenire per limitare i prezzi del gas”, lo ha detto stamane Ben van Beurden l’amministratore delegato del colosso petrolifero britannico Shell. Parlando prima dell’Energy Intelligence Forum che si svolge a Londra, Van Beurden ha affermato che i prezzi dell’energia in Europa e l’enorme volatilità dei mercati sono una minaccia per la stabilità economica e sociale minacciavano una più ampia instabilità sociale. “In un modo o nell’altro è necessario un intervento dei governi per proteggere i più poveri”, ha affermato il manager aggiungendo che “Questo probabilmente potrebbe significare che i governi devono tassare le persone presenti a questa conferenza“. Un portavoce della Shell ha poi affermato che van Beurden si riferiva alle aziende e non agli individui. “Possiamo intervenire in modo significativo sui mercati del gas qui in Europa? Questa è un’ipotesi molto più impegnativa”, ha affermato il petroliere.
I commenti dell’amministratore delegato arrivano mentre i governi di tutta Europa sono alle prese nella definizione di soluzioni per finanziare interventi a difesa dei consumatori. La scorsa settimana i paesi dell’Unione europea hanno approvato imposte sugli extra profitti delle aziende energetiche che, nelle intenzioni, potrebbero fruttare oltre 120 miliardi di euro. La Gran Bretagna a maggio ha introdotto una tassa straordinaria sui produttori di petrolio e gas ma non la sta applicando e per ora, ha scelto di indebitarsi per finanziare il piano di sussidi annunciati a settembre. Shell, come tutte le compagnie di gas e petrolio, sta inanellando profitti da record grazie alle elevate quotazioni raggiunte dagli idrocarburi. Nei primi sei mesi del 2022 ha incamerato profitti per 20 miliardi di dollari, oltre il doppio rispetto allo stesso periodo del 2021. L’anno scorso Van Beurden, ormai a fine mandato, ha guadagnato 8,2 milioni di dollari e la sua retribuzione potrebbe aumentare ulteriormente nel 2022.