Il ministro degli Esteri polacco, Zbigniew Rau, chiede a Berlino il risarcimento dei danni materiali e non subiti da Varsavia durante l’aggressione del settembre 1939 nonché nel corso degli anni di occupazione dei territori polacchi (fino all’anno 1945)
Una richiesta da 1.300 miliardi di euro per “chiudere i dolorosi capitoli del passato e far sì che le nostre relazioni bilaterali siano basate su giustizia e verità”. Il ministro degli Esteri polacco, Zbigniew Rau, ha chiesto alla Germania, a nome del governo di Varsavia, le riparazioni dovute alla Seconda guerra mondiale, precisando che la questione sarà sicuramente uno dei temi importanti durante suo incontro con la omologa tedesca Annalena Baerbock domani nella capitale polacca.
Secondo Rau, la Germania dovrebbe risarcire i danni materiali e non materiali subiti dallo Stato polacco durante l’aggressione del settembre 1939 nonché nel corso degli anni di occupazione dei territori polacchi (fino all’anno 1945). Le riparazioni, ha seguito il ministro, dovrebbero riguardare sia le famiglie delle vittime, sia le istituzioni dello Stato, come le banche e i musei.
Rau ha poi aggiunto che la Polonia ha subito un “trauma” per mano tedesca nella seconda guerra mondiale e la conseguenza è “che questo limiti le possibilità di sviluppo della nazione polacca. Per questo il governo di cui faccio parte ha indirizzato la nota per risolvere questo problema. E noi speriamo molto in una buona collaborazione con il governo tedesco”, ha aggiunto a proposito della richiesta di riparazioni. Il portavoce del ministero degli Esteri polacco, Lukasz Jasina, ha spiegato che l’invio formale della nota avrà luogo in breve tempo.