Uno studente universitario ha denunciato di essere stato rapinato da tre aggressori di contanti, orologio e cellulare, poi costretto a prelevare al bancomat e infine – stando al suo racconto – violentato da uno di loro nell’androne di un palazzo. Il tutto è accaduto all’alba di sabato 1° ottobre nel popolare quartiere romano di San Lorenzo, non lontano dalla stazione Termini. La vittima è un giovane sardo di 22 anni, soccorso di fronte a un negozio di kebab in via Tiburtina e condotto in ambulanza al policlinico Umberto I°, dov’è ricoverato con una prognosi di trenta giorni per le botte ricevute, soprattutto al volto.
Lo studente ha denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine, raccontando – riferisce l’edizione romana del Corriere – di essere uscito da una discoteca in zona Colosseo nella nottata di venerdì, poi di aver preso a noleggio un monopattino elettrico per recarsi a San Lorenzo per raggiungere qualche amico. A un certo punto però il mezzo si è scaricato lasciandolo a piedi: poco dopo è stato avvicinato dai tre uomini, minacciato, picchiato e costretto a consegnare i soldi che aveva nel portafoglio. Non soddisfatti, però – ha raccontato ancora – gli assessori lo hanno preso di peso e condotto al bancomat all’incrocio fra via dei Luceri e via Tiburtina.
Il prelievo allo sportello però non era possibile, e quindi uno dei tre si sarebbe vendicato abusando dello studente dopo averlo trascinato con i complici, che continuavano a picchiarlo, nell’androne di un palazzo poco distanze. Nessuno avrebbe udito le urla di aiuto dell’aggredito, in quanto negozi e pub erano chiusi. Anche il titolare del kebab di fronte a cui è stato soccorso ha riferito ieri di non aver sentito nulla: “Ho chiuso alle cinque e mezzo”, ha detto. Proseguono gli accertamenti della Questura: sono già state acquisite le immagini di alcune telecamere della videosorveglianza in via Tiburtina.