“Giunta di liberazione”, così la chiama Cateno De Luca. Si tratta di un vero e proprio “governo ombra” lanciato dall’ex sindaco di Messina che piazzerà un assessore alternativo per ogni assessore nominato da Renato Schifani, neoeletto presidente della Regione. L’ennesimo guanto di sfida al centrodestra, ma non solo: la giunta ombra nasce anche per “dimostrare che siamo proposta e non solo protesta, come continuano ad etichettarci”, spiega De Luca.
Dopo avere ottenuto, con una corsa in solitaria, il consenso record di più di 500 mila preferenze, “Scateno” (soprannome conquistato sul campo grazie ai modi sopra le righe) si impegna così a provare di non avere raccolto solo malcontento ma, anzi, di potere essere pronto al governo. Ma come e da chi sarà formata questa giunta? A deciderlo saranno gli elettori, o così sembrerebbe a guardare uno degli ultimi annunci social dell’ex sindaco di Messina. Su Facebook, ha infatti lanciato una piattaforma – orgogliosiculo.it – attraverso la quale, previa iscrizione a Sicilia Vera, si potrà proporre la propria candidatura per la formazione della giunta parallela: “Da domani (giovedì 6 ottobre) gli iscritti a Sicilia Vera potranno proporre la propria candidatura per la formazione della giunta di liberazione, cosiddetto governo ombra – ha scritto sul suo profilo social -. Domani mattina dopo la diretta “a modo mio” (titolo della diretta social mattutina, ndr) sarà reso pubblico il link dove inviare i curricula per essere designati assessori del governo di liberazione”. Un partito di proposta, insomma, che ricalca le orme del M5s. Così attraverso la piattaforma “nascerà un Governo – ha spiegato -, che sarà composto da uomini e donne libere pronti ad una grande sfida. Un vero e proprio governo parallelo. Il nostro ruolo sarà di proposta e controllo. Interloquiremo con la maggioranza sulle eventuali riforme da attuare, saremo opposizione rispetto alle iniziative del governo in carica promuovendo però proposte alternative”.
Intanto, nell’attesa della prima convocazione della nuova Ars, ha già radunato i suoi deputati regionali (è l’unica assemblea regionale italiana i cui componenti hanno il titolo di deputato, come stabilito dallo statuto) a Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea “per decidere la strategia di formazione del governo parallelo”. Una riunione nella sede dell’Ars con i 6 deputati di Sud chiama Nord, Ismaele La Vardera, Salvatore Geraci, Giuseppe Lombardo, Matteo Sciotto, Ludovico Balsamo, Davide Vasta. Annunci e incontri, tutti rivolti a promettere che sarà una vera e propria spina nel fianco del centrodestra ma con uno sguardo sempre puntato alle elezioni. Non a caso all’incontro all’Ars ha partecipato pure l’ex deputato Carmelo Lo Monte, che dopo una lunga trafila di cambi casacca (l’ultimo nella Lega) è ora nelle file di Sicilia Vera, un bell’acquisto per De Luca, soprattutto in termini elettorali, proprio in vista delle prossime amministrative: De Luca che è stato primo cittadino di Fiumedinisi, Santa Teresa Riva (comuni tra Messina e Taormina) e Messina, prima di rinunciare alla poltrona di sindaco del capoluogo per potersi candidare come presidente della Regione, mira adesso alla sindacatura proprio di Taormina. La perla dello Ionio, la meta turistica per eccellenza, dove si voterà il prossimo maggio e che a Lo Monte ha sempre regalato un solido consenso.