“Sul confine”, il giallo distopico ambientato nel 2055. L’autore Alberto Marzocchi: “Il libro nato da un sogno con la ‘lobby dei bar’ e Meloni ministra”
Martedì 4 ottobre a Milano la libreria Anarres ha ospitato la presentazione del libro “Sul confine” (ed. Scatole Parlanti) del giornalista del fattoquotidiano.itAlberto Marzocchi. Un romanzo “distopico” ambientato nel 2055. “L’Unione Europea non c’è più e un misterioso omicidio diventa la scintilla per far innescare una guerra tra la Francia e l’Italia” racconta l’autore che ha immaginato una società guidata da un governo dispotico dove a fare da padrone ci sono il “ministero del Tempo libero” e la “potentissima lobby dei Bar”. Ed è proprio l’arresto del suo presidente con l’accusa di cospirare contro lo Stato e il ritrovamento del cadavere del suo vice a dare il via a una serie di eventi che vedranno al centro, loro malgrado, i tre protagonisti: l’ex miglior giornalista del Nord Italia, il suo compare sommelier, diventato astemio, e la giovane studentessa di Storia contemporanea a cui entrambi fanno la corte. Partiranno per un viaggio suicida attirati dalla trappola dei servizi segreti francesi con l’obiettivo di risolvere il caso ed evitare il conflitto tra l’Italia e la Francia. Ce la faranno?