Scontro rovente a “Dimartedì” (La7) tra Alessandro Di Battista e il direttore di Libero Alessandro Sallusti sulla guerra in Ucraina. Il giornalista accusa l’ex deputato del M5s di provare “schifo” per gli ucraini, in virtù delle sue posizioni pacifiste: “Ma a lei che si batte per la libertà di tutti i popoli del mondo, perché il popolo ucraino sta così sulle palle? Le fa ribrezzo? Non è un popolo degno della libertà?”.
“Questa è una scemenza – replica Di Battista – È evidente che il popolo ucraino ha tutto il diritto di resistere, ma parlare oggi di resistenza e di lotta per la libertà da parte italiana è retorica. Gli ucraini hanno il diritto di fare quello che vogliono, ma anche la controffensiva, che fa esultare qualche opinionista con l’elmetto da salotto Ikea che sul proprio divano parla della bontà della controffensiva, sta provocando la morte di migliaia di ucraini, per lo più giovani. Putin sta facendo una mobilitazione di 300mila uomini, che sono ragazzi spesso provenienti dalle regioni russe più povere e che vengono mandati a morire al fronte”.

Di Battista ribadisce che la maggior parte degli italiani non vuole una guerra “che non è nostra” e che sta causando danni enormi all’Europa.
Sallusti insiste: “Non capisco perché lei giri il mondo per poi scrivere libri e reportage sulle disgrazie nei posti più sperduti. Non è un problema italiano quello che succede in Nicaragua, in Sudamerica, in Africa. Ma perché si occupa dei bambini che muoiono in Africa? Non sono problemi nostri, sa? Sono problemi loro. Io capisco che ha preso questa posizione e che viene invitato in tv perché dice queste cose”.
“Le suggerisco un po’ più di rispetto – replica Di Battista – Anche lei viene invitato per le sue posizioni, che sono dissimili dalle mie, ma non per questo io mi permetto di dire che lei viene invitato in tv per determinate idee”.

Di Battista legge poi una dichiarazione di Berlusconi a favore di una proposta europea di pace e della necessità di far accogliere agli ucraini le richieste di Putin. E osserva: “Se io avessi detto questa frase, lei mi avrebbe accusato di strizzare l’occhio a Putin e di odiare gli ucraini. Insomma, avrebbe fatto retorica a pacchi. Ma siccome questa frase l’ha pronunciata il 20 maggio scorso Berlusconi, lei tace – aggiunge – La differenza tra me e lei è che io ho sempre la stessa linea, lei la cambia a seconda dell’interlocutore. Se avesse avuto davanti Berlusconi che diceva questa frase, lei si sarebbe messo sull’attenti e l’avrebbe applaudito. Ma per favore. Basta con questa retorica oscena”.
“A me fa piacere che la pensa come Berlusconi – risponde Sallusti – Lei dovrebbe candidarsi in Forza Italia. Non capisco perché non l’abbia fatto“.
Perché sono incensurato a differenza sua. In Forza Italia non mi candidano perché ho la fedina penale pulita. Chiaro?”, chiosa Di Battista.

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