“Siamo soddisfatti, il buon senso ha prevalso”. Il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, esulta dopo la riunione della conferenza dei servizi per il rigassificatore nel suo Comune svoltasi a Firenze. Avendo ribadito la contrarietà alla nave in porto per 3 anni e alla successiva collocazione per 25 anni di un impianto offshore nel mare al largo di Piombino, Ferrari dichiara che “Snam formalmente ha ammesso che Piombino non è tra le collocazioni papabili per l’impianto offshore”. Una “prima conquista”, la definisce: un impianto nel golfo di Follonica, ha spiegato Ferrari, “avrebbe minato l’attività produttiva dell’itticoltura, un impianto più lontano nel mezzo del canale di Piombino avrebbe minato sotto un profilo ambientale il nostro mare, il Santuario dei cetacei e avrebbe avuto un impatto negativo enorme sotto il profilo del rilancio turistico“. A confermare di aver “ribadito e ben focalizzato il fatto che la piattaforma offshore non toccherà né Piombino né il golfo di Follonica”, è anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che però non è categorico come il primo cittadino di Piombino: “Snam si è riproposta di aggiornare il punto al 21 ottobre e fornire una risposta che dipende anche dall’ente che può calibrare al meglio la posizione della piattaforma nel contesto delle oscillazioni marine“.

E mentre la conferenza dei servizi non è ancora conclusa, Snam comincia i lavori per l’arrivo della nave Golar Tundra nel porto di Piombino. E Giani si dice ottimista “sul fatto che possano sbrogliarsi uno per uno tutti i nodi, e si possa arrivare alla realizzazione non tanto dell’opera, ma di tutto quello che significa il progetto Piombino, quindi da un lato la nave, dall’altro lo sviluppo di una piattaforma offshore nei restanti anni, e poi tutte le opere complementari che sono di grande importanza per il futuro di Piombino e della Val di Cornia“. Il presidente della Regione sottolineando che la conferenza dei servizi si è svolta “con uno spirito molto costruttivo”, di dice fiducioso di arrivare al 21 ottobre (data della conclusione della conferenza) con “tutti gli elementi per poter rilasciare l’autorizzazione entro il 27” dello stesso mese.

Poco prima dell’inizio della conferenza dei servizi, il sindaco Ferrari ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un commento alla posizione della leader del suo partito nei mesi scorsi sul rigassificatore. “Giorgia Meloni ha ritenuto di sottolineare, e per questo gliene sono grato, che Piombino ha già dato e quindi non merita la collocazione di un rigassificatore all’interno del suo porto, detto questo ha anche affermato che i rigassificatori sono fondamentali su questo sono anche io molto d’accordo e che se c’è un’alternativa a Piombino va perseguita”, ha detto il sindaco. Il riferimento è alle parole della la leader di Fratelli d’Italia che, l’8 settembre, in occasione del suo comizio elettorale a Firenze, dopo aver affermato che con il sindaco di Piombino c’è “piena sintonia“, aveva spiegato che “abbiamo l’obbligo di verificare, senza allungare i tempi, se possa esistere una sede più adeguata di quella di Piombino per non far ricadere tutti i sacrifici sulla stessa città”. Meloni aveva però aggiunto: “Se l’alternativa non esistesse, poiché noi abbiamo il problema di liberarci dalla dipendenza russa il prima possibile e di essere indipendenti, allora bisognerà una volta tanto dimostrare che c’è una politica diversa nell’offrire le compensazioni necessarie alla città, giuste per la città, e nel coinvolgere anche l’amministrazione che finora non è stata coinvolta molto, e secondo me anche quello è un grande errore del governo precedente”.

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