“Vogliamo lavorare con Roma ma vigileremo sul rispetto dei diritti e delle libertà”, “saremo molto attenti al rispetto dei valori e delle regole dello Stato di diritto”. Le parole a Repubblica della ministra degli Affari europei francese Laurence Boone – appena entrata a far parte del governo di Elisabeth Borne, che si era espressa in modo simile il giorno dopo le elezioni – rischiano di far scoppiare un caso diplomatico ai livelli più alti. La prima reazione, com’è comprensibile, arriva dalla premier in pectore, la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni: “Voglio sperare che, come spesso accade, la stampa di sinistra abbia travisato le reali dichiarazioni fatte da esponenti di governo stranieri, e confido che il governo francese smentisca immediatamente queste parole, che somigliano troppo a una inaccettabile minaccia di ingerenza contro uno Stato sovrano, membro dell’Unione Europea. L’era dei governi a guida Pd che chiedono tutela all’estero è finita, credo sia chiaro a tutti, in Italia e in Europa”, attacca in una nota durissima.
Ma non è solo Meloni a usare parole incisive. Nel pomeriggio, dalla riunione dei capi di Stato e di governo della Comunità politica europea, il presidente del Consiglio uscente Mario Draghi assicura: “Quando c’è un cambio di governo c’è molta curiosità, ma non preoccupazione. C’è rispetto della scelta degli italiani e curiosità di sapere quale sarà l’evoluzione del governo”. E il carico da novanta lo mette direttamente il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “L’Italia sa badare a se stessa nel rispetto della Costituzione e dei valori dell’Unione europea”, risponde a chi gli chiede un commento sulla vicenda. Così le autorità francesi sono costrette ad aggiustare il tiro: prima è il gabinetto della ministra che si preoccupa di precisare che l’intervista “semplifica eccessivamente il pensiero del ministro” e che “la Francia rispetta ovviamente la scelta democratica degli italiani”, poi parla direttamente il capo dello Stato Emmanuel Macron: Parigi lavorerà “con buona volontà” con il futuro premier italiano, assicura, ribadendo “piena amicizia e fiducia” in Mattarella e nelle sue scelte.