Conte in piazza applaude Landini: “Negoziato di pace unica via d’uscita da costruire. Agenda M5s ha molti punti in comune con Cgil”
Nella
piazza gremita della Cgil, per l’intervento conclusivo del segretario generale
Maurizio Landini, c’era anche il presidente M5s
Giuseppe Conte, che ha applaudito diversi passaggi del discorso, dall’appello per ‘lavorare per una g
rande manifestazione nazionale per la pace“, passando per le parole su reddito di cittadinanza e fisco, fino alle critiche al
governo Draghi uscente.
“Noi interlocutori privilegiati del sindacato? Si può creare un asse con la Cgil? Nel rispetto dei ruoli e delle diverse funzioni, la nostra agenda sociale ha molti punti in comune con quella della Cgil”, ha replicato Conte al Fattoquotidiano.it. E ancora: “Quando si tratta di condurre delle battaglie contro le buste paga da fame e il precariato selvaggio noi siamo in prima fila. Il M5S c’è e ci sarà per sempre”, ha spiegato a margine dell’iniziativa del sindacato.
E sulla manifestazione per la pace, dopo l’appello dello stesso Conte per una piazza senza bandiere e senza simboli di partito e le polemiche in casa Pd, Conte ha tagliato corto: “Non voglio ipotecare nulla, non voglio che sia la manifestazione del M5S ma che sia aperta a tutti i cittadini, anche a chi ha votato centrodestra: come ho detto il M5S parteciperà senza bandiere“. E ancora: “L’importante è che i cittadini, la maggioranza silenziosa che è a casa e che si interroga su questa strategia, sul rischio di un conflitto nucleare, e vuole che sia posto un termine al conflitto, nel rispetto dei legittimi diritti e integrità dell’Ucraina, abbia la possibilità di esprimersi in una grande manifestazione nazionale che potrà sollecitare tutti i governanti, ma anche in Europa, nel mondo occidentale e le parti belligeranti per un negoziato di pace, , che è l’unica via d’uscita che dobbiamo, con fatica, costruire”.
Rispetto alle reazioni del Partito democratico, Conte ha attaccato: “Non mi preoccupo del subbuglio che un’iniziativa può creare nel Pd, sono problemi del Pd. Il PD sta facendo il suo percorso congressuale, che lo faccia, si interroghi su quale profilo identitario vuole darsi, e dopo si vedrà”.