Secondo la metafora che paragona il ciclo vitale della donna a quello stagionale, la menopausa solitamente è associata alla stagione dell’inverno. Ad essa vengono attribuiti dei connotati angosciosi e preoccupanti, perché intesa come passaggio ad un periodo della vita dove ciascuna donna inevitabilmente perderà qualcosa: la bellezza, la giovinezza e la capacità di concepire. È quindi facile pensare che, con il suo arrivo, la donna si disinteressi automaticamente a tutto ciò che concerne la sfera sessuale.
Questo concetto è supportato dal fatto che le disfunzioni sessuali femminili, tra cui cambiamenti del desiderio sessuale, del livello di eccitazione e lubrificazione, dell’esperienza del dolore, aumentino durante la menopausa. Tuttavia, il sesso viene considerato dalle donne adulte come un’attività da moderatamente a estremamente importante e diverse ricerche recenti hanno dimostrato che la menopausa non determini necessariamente un grosso cambiamento nella vita di una donna; sebbene i cambiamenti fisiologici e patologici tipici di questo periodo siano responsabili di diverse problematiche, è l’atteggiamento delle donne nei confronti della menopausa a giocare un ruolo chiave nella creazione o nel superamento di tali difficoltà.
Se è vero che durante la menopausa è possibile attraversare un periodo di diminuzione dell’autostima e di aumento della frustrazione nei confronti della componente narcisistica con conseguenti crisi delle precedenti difese, l’assumere un atteggiamento positivo può invece aiutare a proiettarsi in una nuova dimensione, dove questo passaggio può costituire quasi una rinascita: la ristrutturazione di una nuova identità può stimolare la ricerca di nuovi interessi e soprattutto produce una maggiore attenzione per sé stesse e un approfondimento della propria individualità.
Ad esempio, alcune donne potrebbero considerare la menopausa come l’inizio di un nuovo periodo di libertà, poiché possono affrancarsi dalla preoccupazione legata al rischio di incorrere in qualche gravidanza indesiderata, permettendo a loro stesse di sentirsi più sicure di sé ed essere sessualmente più attive rispetto a prima.
Per acquisire e mettere in gioco tale sicurezza, è importante che la donna rimanga a contatto con sé stessa e con il processo di cambiamento del sé: il rapporto con la sessualità dipende molto dal modo in cui la donna si confronta con l’immagine del suo corpo in evoluzione e da come riuscirà ad adattarsi a questi ed altri cambiamenti, come ad esempio quelli riguardanti la coppia che si trasforma da genitoriale (in grado di fare figli) a coniugale.
Altri segnali di cambiamento, come già accennato, riguardano le problematiche sessuali legate alla menopausa, che possono rappresentare un oggettivo ostacolo all’esplorazione sessuale. Queste, se prese in considerazione, possono invece essere un punto di partenza per riscoprire il proprio funzionamento sessuale. Tuttavia, pochissime donne si rivolgono a medici, sessuologi o ad altri professionisti; la mancanza di fonti di informazione spesso porta a percezioni errate sul sesso e sulla sessualità, come la convinzione secondo cui il dolore o la mancanza di interesse verso l’attività sessuale sia un punto inevitabile e non modificabile nella vita di una donna, soprattutto se avanti con l’età, idea che può condurre la persona a non cercare le cure di cui necessita.
Anche se ad oggi il diritto alla sessualità non finalizzata alla riproduzione sembra essere accettato culturalmente, è frequente che una donna in menopausa percepisca imbarazzo e disagio nell’esprimere i propri bisogni sessuali e questo sembra essere dovuto all’immagine stereotipata della donna avanti con l’età che richiama l’asessualità, parallelamente allo stereotipo degli anziani e dei bambini.
Tali immagini stereotipate non corrispondono alla realtà, poiché la menopausa indica l’interruzione dei cicli mestruali, e quindi l’inevitabile infertilità, ma non l’asessualità; per di più, poiché la salute sessuale è un diritto umano fondamentale e rappresenta un aspetto imprescindibile della qualità della vita di ogni donna e la menopausa non è solo un insieme di sintomi, ma rappresenta in media un terzo della vita di ciascuna, è necessario che ogni donna e, in generale, la società riconosca e preservi questo diritto.
Ringrazio per la collaborazione la dr.ssa Giulia Limongelli