La notizia è stata diffusa dall’assessora alla sicurezza della Capitale. L'artista ha ironizzato: "Comunque il titolo dell’opera era Sono pronto al flagello, quindi sapevo che sarebbe successo"
“Due giorni fa, nel corso della notte, l’opera in marmo del famoso scultore Jago, dal titolo Sono pronto al flagello, collocata nel mese di agosto sul Ponte degli Angeli e da subito divenuta meta di attrazione turistica, è stata deturpata e devastata in maniera davvero importante”. La notizia è stata diffusa dall’assessora alla sicurezza del I municipio di Roma Giulia Silvia Ghia sottolineando che si è dovuto provvedere alla rimozione dell’opera proprio a causa dei danni provocati. “A differenza di altri sfregi subiti in passato (varie dita, una mano e poi un braccio) – spiega – questa volta la scultura è stata deturpata in maniera da comprometterne la permanenza in un luogo pubblico, poiché la mancanza della parte inferiore delle gambe l’ha resa tagliente e pericolosa anche per coloro che l’avrebbero solo sfiorata“. Così “la Polizia municipale ha deciso di portarla via, prendendosene cura finché con l’artista non si deciderà il da farsi”. “Anche questa volta dobbiamo constatare che siamo costretti a privare la città e coloro che la visitano di un’opera d’arte già entrata nei cuori dei moltissimi che l’hanno potuta ammirare dal vivo. Faremo di tutto – conclude Ghia – per rintracciare gli incivili che hanno commesso lo sfregio, che verranno duramente perseguiti anche grazie alle nuove norme che tutelano i beni culturali”. “Mi dispiace per Roma – ha detto lo scultore Jago. L’hanno buttata di sotto. Comunque il titolo dell’opera era Sono pronto al flagello, quindi sapevo che sarebbe successo”.