Una fascio di luce verso il cielo nuvoloso. I cittadini russi nella città di Belgorod, zona a confine con l’Ucraina, hanno fotografato e filmato questo fenomeno lo scorso 5 ottobre. Sono state ipotizzate possibili cause, anche quella dell’utilizzo di un’arma laser russa che avrebbe dovuto disturbare il lavoro dei satelliti. Il quotidiano tabloid russo Komsomolskaya Pravda ha caricato un video delle luci su YouTube e ha scritto nella descrizione, tradotta dal russo: “Un test di un’arma top-secret o un fenomeno naturale comune? I residenti di Belgorod sono perplessi”.
La rivista Newsweek ha messo in fila i fatti e preparato un fact checking sui contenuti di un articolo sul quotidiano online Moskovskij Komsomolets. Stando al giornale russo il corrispondente militare Andrey Rudenko aveva dichiarato che l’esercito stava utilizzando “le ultime armi della Federazione Russa” quel giorno. Rudenko ha aggiunto: “A causa delle circostanze, è improbabile che lo scopriamo, ma molte persone hanno visto il bagliore nel cielo oggi“. L’ipotesi era dunque l’utilizzo del laser Peresvet, che sarebbe capace di “accecare” i satelliti a una distanza di 930 miglia.
Ma molto più probabilmente si tratti di un fenomeno naturale – riporta sempre Newsweek – come spiegato da un esperto all’agenzia di stampa russa RBC ovvero “un fenomeno ottico nell’atmosfera, che porta un tale nome ‘colonna luminosa’” e da un altro scienziato interpellato. Di fatto “un tipo di alone creato dalla rifrazione della luce sui cristalli di ghiaccio”. Fenomeno che viene registrato quando il Sole o la Luna si trovano in basso sopra l’orizzonte intorno all’alba o al tramonto, anche se ovviamente è necessaria la presenza di ghiaccio e considerata la temperatura attuale a Belgorod (11°) le nuvole avrebbero dovuto essere almeno a un chilometro. Altre fonti ipotizzano che le luci possano essere il riflesso su serre presenti in zona. Anche Ria Novosti, citando scienziati dell’Università di Belgorod, ha anche concluso che gli “aloni” erano probabilmente causati dalle serre.