Lanciato ad inizio estate in Europa, il Vivo X80 Pro è l’ultimo flagship dell’azienda cinese ad arrivare sul mercato italiano, vedendo proseguire la collaborazione con Zeiss iniziata negli scorsi anni.
Il design, per quanto puramente nelle forme non si distingua da altri dispositivi già visti sul mercato, riesce a mostrare una propria personalità grazie al retro con bordi curvi prodotto con vetro in fluorite che con l’effetto satinato e la colorazione nera da all’X80 Pro una sua eleganza, risaltando ancora di più la distinzione con il vistoso bump fotografico che occupa il terzo superiore della cover . All’anteriore il display da 6,78″ con bordi curvi (con stesso angolo di curvatura della cover posteriore) fa da padrone, occupando quasi interamente la superficie anteriore con un effetto quasi senza cornici.
Guardando all’ergonomia generale del dispositivo, risulta abbastanza comodo da utilizzare in verticale ad una mano, non risultando scivoloso nonostante i materiali utilizzati per la cover posteriore; utilizzato in orizzontale per guardare filmati o foto risulta ugualmente comodo, cosa che cambia leggermente se impugnato a due mani per sessioni di gaming, vedendo il rigonfiamento delle fotocamere poter dare qualche fastidio in base a come si è soliti posizionare indice e medio.
Tornando a parlare del display, risulta uno dei migliori che abbiamo avuto modo di vedere sui top di gamma di quest’anno, grazie ad un ottimo pannello AMOLED con risoluzione WQHD+ con supporto ad HDR10+ e che offre una frequenza di refresh massima di 120Hz. In tutte le situazioni d’uso ha offerto a nostro parere una buona resa dei colori ed una buona fluidità nelle animazioni durante le sessioni di gioco.
Sicuramente uno dei punti di forza del Vivo X80 Pro è il suo innovativo sensore per il rilevamento delle impronta digitali ultrasonico 3D: non solo è più veloce rispetto ai tradizionali sensori ottici utilizzato su altri smartphone nello sblocco del telefono, ma offre un’area superiore di rilevamento, oltre a permettere l’accoppiamento in fase di configurazione con un solo tocco – credo che siano pochi coloro che non abbiano mai trovato noioso dover mettere il dito in molteplici posizioni per configurare lo sblocco sul proprio nuovo smartphone -.
Una feature interessante dal punto di vista della sicurezza sul flagship di Vivo è la possibilità di poter impostare come obbligatorio un ulteriore sblocco su alcune app (a propria scelta) anche se lo smartphone è già sbloccato: in questo caso è possibile optare tra un PIN più complesso rispetto a quello di base dello smartphone (6 cifre invece di 4) e la necessità di far rilevare le impronta di due dita in contemporanea, cosa quest’ultima possibile proprio grazie al sensore ultrasonico 3D.
Al cuore del Vivo X80 Pro trova posto lo Snapdragon 8 Gen.1 di Qualcomm, uno dei due system on chip utilizzato quest’anno sugli smartphone Android di fascia premium, affiancato da 12GB di RAM e 256GB di storage. Le prestazioni di questo chip di Qualcomm abbiamo già avuto modo di apprezzarle su altri flagship durante il 2022, quindi non siamo rimasti sicuramene stupiti dall’avere in mano uno smartphone sempre reattivo e che non mostra alcuna insicurezza anche con applicazioni più complesse o con i giochi più pesanti, offrendo un’esperienza d’uso sempre ottima. La batteria da 4700mAh riesce comodamente a portare a fine giornata anche infilando un’oretta di utilizzo più intenso (ad esempio giocando durante il tragitto casa-lavoro), potendo sempre contare sulla ricarica rapida da 80W per riportare lo smartphone al 100% in una mezz’oretta o poco più.
Il comparto fotografico è sicuramente una delle parti dell’X80 Pro a cui Vivo ha dedicato maggiore attenzione, e si vede dagli scatti realizzati, installando nello smartphone il suo chip di imaging V1+ e sfruttando a pieno la collaborazione con Zeiss sia dal punto di vista hardware, vedendo l’utilizzo di lenti Vario-Tessar sviluppate dall’azienda tedesca per essere utilizzate su smartphone, sia dal punto di vista software vedendo l’introduzione della modalità “Colore Naturale ZEISS”, che promette di riprodurre colori quanto più simili al reale, e la possibilità di riprodurre tramite algoritmi alcuni degli stili di bokeh ottenibili in fotografia tradizionale optando per particolari lenti del produttore tedesco come le Biotar, Planar, Sonnar e Distagon.
Al posteriore il Vivo X80 Pro presenta un sistema Quad-Cam con un sensore principale GNV da 50MP, personalizzato appositamente per questo smartphone, dotato di una lente con apertura f/1.57, affiancato da un sensore da 48MP con lente grandangolare, un sensore da 12MP con lente zoom a 2x dedicato ai ritratti (che offre stabilizzazione ottica e funzionalità di gimbal) ed un sensore da 8MP con lente che offre uno zoom ottico da 5x.
1 /20 Foto scattata con Vivo X80 Pro
La collaborazione tra ZEISS e Vivo però non si ferma solo sulle fotografie, ma si spinge anche sui video vedendo l’introduzione della modalità Cinematic Zeiss che permette di ottenere nelle riprese video un effetto bokeh che ricorda quello offerto dalle lenti cinematografiche del produttore tedesco. Restando in ambito video è sicuramente interessante la modalità di stabilizzazione “linea orizzontale”, che permette di mantenere fisso nella ripresa la linea d’orizzonte anche ruotando lo smartphone di 360°.
Riassumendo, in seguito alla nostra prova possiamo affermare senza troppi dubbi che il Vivo X80 Pro è uno dei migliori camera phone usciti sul mercato nel corso dell’anno, oltre ad essere un ottimo telefono a tutto tondo grazie a prestazioni al top ed un ottimo schermo. Il prezzo da pagare però per avere tutto ciò proietta lo smartphone di Vivo nella fascia “premium” del mercato: il prezzo di listino al lancio era di 1.299€, sugli store online si può trovare oggi a qualcosa meno ma si tratta sempre di una cifra oltre i 1.100€