Gli exit poll danno Stephan Weil al 32,5%, mentre i cristiano democratici della Cdu si sono fermati al 27,5%. Questa tornata elettorale è particolarmente significativa perché è considerata il primo test per la leadership del cancelliere Olaf Scholz. Sotto la soglia di sbarramento la sinistra di Linke
“Abbiamo combattuto e abbiamo vinto”. Sono le parole del social democratico Stephan Weil, ministro presidente della Bassa-Sassonia, subito dopo aver portato il suo partito alla vittoria alle elezioni regionali. Gli exit poll lo danno al 32,5%, comunque in calo rispetto a cinque anni fa, mentre i cristiano democratici della Cdu si sono fermati al 27,5%. Questa tornata elettorale è particolarmente significativa perché è considerata il primo test per la leadership del cancelliere Olaf Scholz. Se i primi risultati verranno confermati, si registra un passo avanti dei Verdi che guadagnano rispetto alle ultime elezioni oltre il 5%, attestandosi al 14%. Cresce anche l’estrema destra di Alternative fuer Deutschland, che raggiunge la doppia cifra con l’11,5%.
“Per i liberali è un contraccolpo”, commenta il ministro delle finanze e numero uno dei liberali Christian Lindner, che insieme ai social democratici e ai verdi è al governo nella coalizione semaforo. Lindner garantisce però che non ci saranno ripercussioni sull’esecutivo federale perché “ci troviamo in una crisi energetica e in una crisi economica. Abbiamo un nostro programma liberale, ma abbiamo la nostra responsabilità in questa coalizione”. Il principale obiettivo del partito di Lindner è non scendere sotto la soglia del 5%, lo sbarramento per entrare nei parlamenti regionali. Non avranno una rappresentanza gli esponenti della sinistra di Linke: si fermano al 2,7%.