Gli ultimi lavori di consolidamento risalgono al febbraio 2015, quando l'ex sindaco Andrea Ballarè ordinò di anticipare l'inizio delle operazioni con massima urgenza perché le condizioni del sovrappasso erano preoccupanti. Nel 2013 la carreggiata era già stata ridotta da tre a due corsie
“Il sovrappasso non era tra quelli cittadini a rischio”: a dirlo è il sindaco di Novara, Alessandro Canelli, dopo che domenica mattina verso le 7.30 è crollata una parte del cavalcavia XXV aprile, che collega il centro con la statale per Milano. Un’auto che viaggiava verso il capoluogo è stata inghiottita dalla voragine che si è aperta sulla carreggiata. Il cavalcavia è chiuso al traffico e le operazioni di soccorso dei vigili del fuoco sono state portate a termine. Nel distacco è rimasta coinvolta un’auto e la guidatrice è stata portata in ospedale in stato di choc: per riuscire a salvarla i pompieri hanno utilizzato una autogru per rimuovere il veicolo.
Gli ultimi lavori di consolidamento risalgono al febbraio 2015, quando l’ex sindaco Andrea Ballarè ordinò di anticipare l’inizio delle operazioni con massima urgenza perché le condizioni del sovrappasso erano preoccupanti. Nel 2013 la carreggiata era già stata ridotta da tre a due corsie, a causa di “un cedimento delle fondazioni per la scarsa portanza del terreno”. Il viadotto fu inaugurato nel 1974, dopo un anno di lavori e si regge su travi prefabbricate. Il segretario regionale del Piemonte, Paolo Furia, esprime dubbi sulla qualità dei materiali con cui sono costruite le infrastrutture in Italia.