Sono 300mila le richieste in Italia per il bonus psicologo, il 60% sono under 35, un dato che rispecchia tutta la sofferenza dei più giovani dinanzi alla Pandemia ma anche all’incertezza del futuro. L’effetto è un aumento di ansia e depressione con conseguente e preoccupante rialzo di atti autolesionistici, tanti tra i minori. Un numero di richieste che supera di gran lunga i fondi stanziati dal governo a luglio scorso (1o milioni di euro per circa 16mila persone). E il dubbio ora è come aiutare chi è rimasto escluso.

E una rete ‘sentinella’ di monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità ha scattato la fotografia su 37 Dipartimenti di Salute Mentale: nei primi sei mesi del 2021 sono diminuiti gli utenti trattati, è aumentato il tempo di ricovero, e si sono acuite le carenze croniche precedenti il periodo emergenziale sia in termini di risorse umane che economiche. Un quadro che emerge nella Giornata mondiale della Salute mentale. Un disagio che nel mondo colpisce quasi un miliardo di persone (1 su 8), quota che sale a 1 su 7 nella fascia di età tra i 10 e 19 anni, riferiscono 50 esperti che, sulle pagine di the Lancet, hanno pubblicato un rapporto sull’ impatto dello stigma di chi soffre di questi disturbi.

Per l’Unicef la metà di tutte le problematiche legate alla salute mentale inizia entro i 14 anni di età e il 75% si sviluppano entro i 24 anni, ma la maggior parte dei casi non viene individuata e non viene trattata. Inadeguati in Italia, sempre secondo l’Unicef, i servizi di prevenzione e cura. “Prima della pandemia, nel 2019 – sottolinea l’Unicef – solo 30 su 100 minori con un disturbo neuropsichico riuscivano ad accedere ad un servizio territoriale specialistico e solo 15 su 100 riuscivano ad avere risposte terapeutico-riabilitative appropriate”.

E sono stati, infatti, soprattutto i giovani ad aver fatto richiesta del Bonus psicologo: su 300mila richieste in Italia oltre il 60%, pari a 180mila domande, proviene da cittadini sotto i 35 anni, si legge in un rapporto della Commissione europea sull’impatto della pandemia da Covid-19 sulla salute mentale dei giovani. “I giovani sono stati particolarmente colpiti. Hanno visto le loro vite sconvolte. Dobbiamo sostenerli con interventi concreti”, ha evidenziato la commissaria Ue Mariya Gabriel. La disponibilità per il bonus che inizialmente era di 10 milioni è stata portata a 25, dato l’alto numero di richieste.
“Continuare a investire è fondamentale, perché non c’è salute senza salute mentale”, dice il ministro della Salute, Roberto Speranza annunciando che il 13 e 14 ottobre l’Italia ospiterà a Roma il Global Mental Health Summit, “l’appuntamento internazionale più importante per riflettere sulle politiche sanitarie e lo stato della ricerca scientifica”, dice Speranza.

E che bisogna intervenire e subito lo dicono i “numeri da emergenza sanitaria” tra i minori diffusi dalla Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Sinpia) per la quale nel nostro Paese soffre di disturbi d’ansia e depressione 1 minore su 4, “e si moltiplicano le richieste d’aiuto di bambini e adolescenti”. “In neuropsichiatria infantile – è l’allarme di Sinpia – ci sono solo 395 posti letto in tutto il Paese e ben 5 regioni sono senza letti”. Dunque una “realtà ignorata” che tra il 2020 e il 2022 ha portato gli accessi dei minori al pronto soccorso e i ricoveri in ospedale per comportamenti autolesionistici, pensieri, azioni e tentativi suicidari, ad un preoccupante aumento. Nello stesso periodo sono triplicati i ricoveri per cause legate ai disturbi alimentari, come l’anoressia e la bulimia. Intanto gli esperti della Società Italiana di NeuroPsicoFarmacologia chiedono in una lettera indirizzata al prossimo Parlamento e Governo italiano, l’istituzione di una Agenzia nazionale evidenziando che gli utenti sono scesi dagli 850.000 del 2017 a meno di 730.000 nel 2020. E per sensibilizzare, poco prima dell’inizio del concerto di Marco Mengoni Live 2022, il Forum di Assago si illuminerà di verde.

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