L’alluvione che ha colpito le Marche lo scorso 15 settembre e la ricostruzione degli eventi fatta dal consigliere di Fratelli d’Italia, Carlo Ciccioli, fanno scoppiare il finimondo nell’aula della Regione. Le sue parole durante la seduta fiume del consiglio straordinario sull’alluvione hanno suscitato la reazione delle opposizioni, in particolare dei consiglieri del Pd che per protesta sono usciti dall’aula. “Ho ricostruito alcune vicende delle vittime – ha detto Ciccioli nel suo intervento – Il pensionato di Casine (in realtà è Pianello di Ostra e la vittima è Nando Olivi, ndr): i familiari lo vanno a chiamare e questo dice ‘io sono a casa mia non voglio sapere niente’ e non sale. L’acqua esonda in maniera drammatica, lo corrono a chiamare ma il suo cadavere già galleggia sul soffitto dell’abitazione”.
Ciccioli (in odore di nomina ad assessore alla luce del rimpasto della squadra di governo guidata da Francesco Acquaroli) ha fornito la sua spiegazione su altri decessi durante l’ondata di piena del Misa e del Nevola, sempre concentrandosi sulle vittime, mai sulle responsabilità della politica e di chi dovrebbe occuparsi delle infrastrutture del territorio. “Mamma e figlio si sono trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato” ha continuato tra le contestazioni dei consiglieri di opposizione. “Per quanto riguarda madre e figlia (Brunella Chiù, ancora dispersa, e Noemi Bartolucci, ndr) trascinate via dal fiume, dico che la prevenzione e l’allarme sono temi giusti, ma molte delle vittime stanno in case coloniche. Molte case sono costruite sul letto del fiume”. Secca la reazione del Pd: “Ciccioli offende le vittime dell’alluvione, una vergognosa ricostruzione dei fatti. La sua nomina ad assessore sarebbe assolutamente indegna per il buon nome della regione”