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Anche Nissan se ne va dalla Russia, attività e stabilimenti vendute a Mosca per un prezzo “simbolico”

La società stima che il disimpegno dalla Russia avrà un costo di 686 milioni di dollari. Il prezzo pagato da Mosca sarebbe infatti "simbolico".  Anche la connazionale Toyota ha intenzione di abbandonare il paese

La casa automobilistica giapponese Nissan venderà i suoi asset russi allo Stato russo: lo riportano le agenzie di stampa internazionali. Lo stesso dovrebbe fare il partner Mitsubishi Motor. Nissan controlla un impianto di assemblaggio a San Pietroburgo. La società stima che il disimpegno dalla Russia avrà un costo di 686 milioni di dollari. Il prezzo pagato da Mosca sarebbe infatti “simbolico”. Anche la connazionale Toyota ha intenzione di abbandonare il paese. L’esodo delle case automobilistiche straniere si è tradotto negli scorsi mesi in un quasi azzeramento della produzione di quattroruote. Sono molto cresciute viceversa le importazioni di vetture prodotte in Cina.

Nissan ha una stretta alleanza con la francese Renault di cui possiede il 15% (la casa francese per contro detiene il 43% di Nissan). Renault ha ceduto le sue attività in Russia allo Stato lo scorso maggio.