È di nuovo notte fonda per la Juventus. I bianconeri perdono 2-0 in trasferta con quello stesso Maccabi Haifa battuto 3-1 a Torino appena la scorsa settimana, archiviando le chances di qualificazione agli ottavi di Champions League: davanti restano solo le difficilissime gare di ritorno con Benfica e Paris-Saint Germain, appaiate in testa al girone H con tre punti di vantaggio e una partita in meno. L’ottimismo seguito alle due vittorie di fila delle scorse settimane – contro gli israeliani e il Bologna in campionato – è definitivamente tramontato, affossato dal 2-0 subito dal Milan e da questa nuova, pesantissima débâcle. E il principale imputato è il tecnico Massimiliano Allegri, già in discussione da settimane e che ora – con la squadra ottava in Serie A e virtualmente fuori dalla coppa – rischia seriamente l’esonero.

La partita di Haifa si chiude nel primo tempo: i padroni di casa segnano già al 7′ con Omer Atzili che insacca di testa sul bel cross di Cornud, mentre la Juve non entra mai davvero in campo e perde anche la stella Ángel Di María, fuori per infortunio al 24′ e sostituito da Milik. Al 42′ il raddoppio del Maccabi ancora con Atzili, con un perfetto sinistro a giro sul primo palo. L’unico pericolo la squadra di Allegri lo porta al 45′, con Vlahovic che impegna il portiere Cohen di testa e Milik che non riesce a ribadire in rete da pochi passi. Ad inizio ripresa il tecnico bianconero cambia e inserisce Locatelli e Kostic per Paredes e McKennie, ma nonostante le occasioni create in più la Juve non riesce mai a riaprire la partita.

“Questo è sicuramente uno dei periodi più difficili, questo è il momento dell’assunzione di responsabilità e sono qui per questo, perché provo vergogna e sono arrabbiato ma sono consapevole che a calcio si gioca in 11 e si vince in 11 e tutti devono dare il massimo. Il problema è del gruppo, parliamo di atteggiamento generale con tante partite, con squadre che avrebbero dovuto essere abbordabili e non lo sono state. C’è da provare vergogna e chiedere scusa ai tifosi, che in questo momento fanno fatica anche a girare per strada. Da qui dobbiamo fare una profonda riflessione, sapendo che le qualità le abbiamo tutte”, ha commentato ai microfoni di Sky il presidente del club Andrea Agnelli. E sull’ipotesi di un esonero di Allegri ha detto: “Non è una questione di una persona sola. Questa è una questione di gruppo in questo momento e da questo dobbiamo ripartire. Non ci sono responsabilità individuali. Le verifiche la Juventus le ha sempre fatte a fine anno, faccio fatica a pensare ad un cambio in corsa alla Juventus, Allegri è l’allenatore e rimarrà”.

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