Il Liverpool è irriconoscibile in campo, il suo allenatore Jürgen Klopp lo è anche davanti ai microfoni. Volto tirato, sconforto evidente, una rassegnazione espressa negli occhi ancora più che nelle parole: il tedesco che è apparso davanti alle telecamere dopo la sconfitta per 3-2 contro l’Arsenal a Londra sembrava il lontano parente del Klopp che tutti conosciamo. Il suo Liverpool oggi è sprofondato in classifica, è vero, ma sembra che il malessere dell’allenatore vada oltre i soli 10 punti raccolti in 8 giornate di campionato.

Klopp sembra aver perso la sua tenacia, la sua combattività: le caratteristiche che lo hanno reso un trascinatore, che gli hanno permesso di interpretare al meglio lo spirito dei Reds. Come se avesse la convinzione, o il timore, che ormai per questa squadra la stagione sia già segnata. In qualche modo lo aveva anticipato nella conferenza stampa pre-gara, quando aveva di fatto ammesso che il Liverpool quest’anno non può puntare al titolo. Ma adesso Klopp pare aver perso anche la speranza di una rinascita.

I tifosi dal canto loro però lo sostengono fermamente. Anzi, comprendono la sua frustrazione, addossando tutte le colpe alla proprietà. Nello specifico, la società americana Fenway Sports Group, che viene citata con la sigla FSG in centinaia di tweet furenti. L’accusa? Un mercato non all’altezza della necessaria rivoluzione, dopo anni di successi. Non c’è stato un ricambio: l’unico arrivo degno di nota è quello di Darwin Nunez, che però ha sostituito un top player come Manè. Klopp, è la versione dei tifosi, si ritrova in mano una squadra logora e stanca. E non potrà fare l’ennesimo miracolo.

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