Un’esplosione avvenuta a bordo del locomotore-cantiere diesel di cui era alla guida. In questo modo ha perso la vita un operaio di 55 anni di Treviso, dipendente della Ivecos, ditta appaltatrice esterna della Rete ferroviaria italiana. L’incidente sul lavoro è avvenuto la notte scorsa, tra il 10 e l’11 ottobre, nella stazione sotterranea di Sanremo. L’uomo stava lavorando al sistema di cambio del locomotore, che, a quanto si apprende, era pieno di olio. In seguito allo scoppio si è verificato un incendio. Per l’uomo non c’è stato nulla da fare.

Sul caso la magistratura ha già aperto un fascicolo, ma al momento non si conosce ancora l’ipotesi di reato che sarà valutata sulla base della relazione degli investigatori. Il convoglio, che veniva utilizzato per la manutenzione notturna della linea tra Ventimiglia e Taggia, era formato da due locomotori diesel e quattro carri. L’operaio deceduto lavorava da meno di tre mesi in provincia di Imperia. L’incidente ha bloccato la circolazione ferroviaria fra Taggia e Ventimiglia che è ripresa intorno alle 8 di questa mattina.

“Nell’attesa di conoscere le cause che hanno determinato il tragico incidente ci stringiamo ai familiari della vittima e a tutti i lavoratori che operano sui cantieri ferroviari, anche loro provati dall’insostenibile sequenza di infortuni gravi sul lavoro”. A dichiararlo unitariamente Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa, a soli due giorni dalla giornata nazionale delle vittime sul lavoro, del 9 ottobre. “Lanciamo un grido di allarme per questa emorragia di vite umane – ha dichiarato la Fillea Cgil Imperia e Liguria – È un fenomeno inaccettabile in un Paese moderno che ha posto il lavoro a fondamento della vita democratica”.

“Da diversi anni – hanno ricordato le organizzazioni sindacali– denunciamo che il sistema e l’organizzazione della manutenzione affidata a imprese esterne è ormai fuori controllo. Chiediamo l’apertura di un confronto per realizzare azioni concrete come la revisione delle norme su salute e sicurezza che attuano le imprese appaltatrici, l’istituzione dell’albo degli infortuni sul lavoro, l’eliminazione del dumping contrattuale, la revisione dei criteri di qualificazione delle imprese a cui affidare lavori e il rafforzamento dei controlli da parte del sistema di vigilanza nelle aziende”.

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