La Russia dichiara guerra anche a Meta. L’autorità di vigilanza finanziaria russa ha classificato come “terrorista” la società Usa, ultima creatura di Mark Zuckerberg diventata realtà nel nome del metaverso che descrive l’universo di domani e da cui i social non possono prescindere. Rosfinmonitoring ha inserito l’azienda nella lista delle organizzazioni “terroristiche ed estremiste”. I cittadini russi che accederanno a Facebook, Instagram e Whatsapp (che fanno parte del gruppo) potrebbero incorrere in sanzioni e perfino essere processati. In sostanza, la decisionea pre la possibilità di un aumento delle azioni legali contro gli utenti in Russia e stringe ulteriormente le maglie della censura.
Già nel marzo scorso, un tribunale moscovita aveva vietato il colosso social per “estremismo”, pochi giorni dopo il blocco in Russia di Instagram e Facebook, che ora sono inaccessibili senza una rete privata virtuale (Vpn), così come Twitter e molti siti di media critici nei confronti del governo. Sul servizio di messaggistica Telegram, che è ancora autorizzato nel Paese, l’avvocato Pavel Chikov ha dichiarato che l’azione penale potrebbe verificarsi in diversi casi: se una persona menziona pubblicamente Meta senza indicare il suo status di organizzazione vietata, o se mostra il logo della società e delle sue filiali. Secondo Chikov, le aziende russe che utilizzano i social Meta per la pubblicità o che lavorano con queste applicazioni potrebbero essere accusate di partecipazione a un’organizzazione “estremista”. Prima del divieto, milioni di russi utilizzavano le app di Meta, specie Instagram, rete che rimane popolare tra i giovani nonostante il blocco.
Intanto proprio oggi all’evento Connect, un anno dopo il cambio del nome da Facebook in Meta Mark Zuckerberg ha fornito nuovi dati: “Il metaverso è una incredibile tecnologia che dà tante opportunità. Crediamo in questa visione, più persone e creator ci sono ora nella realtà virtuale e più marchi nel metaverso, è il segno che il futuro non è così lontano. Noi ci siamo stati dall’inizio. A parte i giochi, sarà una esperienza sociale. Un’app su tre, sullo store di Quest (quello dei visori), ottiene ricavi milionari; un totale di 33 app ha ottenuto ricavi oltre i 10 milioni di dollari, un aumento dalle 22 app, capaci di arrivare agli stessi risultati, rilevate a febbraio 2022, ed è raddoppiato il numero di app, dal 2021, con ricavi oltre i 5 milioni di dollari.