Nella locandina diffusa dai canali ufficiali del Barcellona il divieto è camuffato in mezzo ad altre raccomandazioni, ma non è interpretabile: “L’accesso alle aree dei tifosi di casa non sarà consentito a chi indossa i colori dell’Inter“. Una norma assurda per uno stadio, tanto più per una partita di Champions League: eppure è quanto ha deciso il Barcellona in vista della sfida contro i nerazzurri al Camp Nou in programma mercoledì 12 ottobre alle ore 21. In altre parole, tutti i tifosi dell’Inter che non hanno un biglietto nel settore ospiti, non potranno entrare allo stadio con una maglietta della propria squadra del cuore. Una regola praticamente mai vista, giustificabile semmai solamente per ragioni di ordine pubblico, che nel caso della partita in questione non sembrano proprio sussistere.

E allora perché un provvedimento tanto assurdo? Qualche maligno potrebbe pensare a una ripicca del Barcellona dopo le polemiche della partita d’andata, vinta dall’Inter a San Siro per 1 a 0. I catalani hanno gridato allo scandalo per il rigore non assegnato nel finale di gara, quando Dumfries ha molto probabilmente toccato di mano un pallone indirizzato sulla testa di Ansu Fati. Ma in realtà la ragione di questa scelta drastica del Barcellona risale alla figuraccia dell’aprile scorso, quando al Camp Nou si presentò l’Eintracht Francoforte per il ritorno dei quarti di Europa League. Ebbene, i blaugrana giocarono in uno stadio praticamente bianco (il colore del club tedesco), con i giocatori di casa che furono sommersi dai fischi dei tifosi ospiti (solo in teoria) all’ingresso in campo.

Che la regola sui “colori” della maglia sia legata a questo episodio della scorsa stagione, considerato una vergogna per la storia della Barcellona, lo si capisce anche guardando alle altre norme riportate nella locandina: saranno ammessi solo biglietti fisici relativi alla stagione 2022/23, non sarà consentito l’ingresso con ticket in versione digitale e il nome riportato sui biglietti sarà controllato tramite verifica della carta d’identità. Tutte norme introdotte per evitare che gli abbonati possano vendere i loro biglietti ai tifosi ospiti. Resta però assurdo che una società possa decidere quali colori sono ammessi all’interno dello stadio.

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