Per la prima volta dall’uccisione dell’ambasciatore italiano in Repubblica Democratica del Congo, Luca Attanasio, del carabiniere di scorta Vittorio Iacovacci e del loro autista, Mustapha Milambo, degli imputati compariranno di fronte ai giudici. Mercoledì 12 ottobre è infatti il giorno della prima udienza del processo congolese a carico delle cinque persone accusate di aver fatto parte del commando che il 22 febbraio 2021 ha assaltato il convoglio del Programma Alimentare Mondiale (Pam) sul quale viaggiavano le tre vittime.
Alla prima seduta prenderà parte anche il nuovo capo della sede diplomatica di Kinshasa, l’ambasciatore Alberto Petrangeli, mentre fonti della Farnesina sentite da Ilfattoquotidiano.it assicurano che a ogni udienza che verrà programmata in futuro sarà garantita la presenza di un rappresentante della diplomazia italiana.
Secondo quanto si apprende, alla sbarra finiranno Marco Prince Nshimimana, considerato, nonostante le sue smentite, colui che ha premuto il grilletto e ucciso Attanasio e Iacovacci, e i suoi presunti complici del commando che gli inquirenti pensano fosse formato da sette persone in totale: Bahati Kiboko, Balume Bakulu, Issa Seba Nyani e Amidu Sembinja Babu. Resta tutt’ora latitante colui che è considerato il leader del commando e mente dell’agguato, Amos Mutaka Kiduhaye, meglio conosciuto come Aspirant.
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