È passato quasi un mese dall’alluvione che ha causato vittime e danni nelle Marche. Una “emergenza” che dovremmo cominciare a chiamare correttamente: eventi atmosferici ormai strutturali dovuti alla crisi climatica. Dopo un’intensa copertura dell’evento l’attenzione dei media è andata scemando in pochissimi giorni: le elezioni prima, l’escalation della guerra in Ucraina, il totoministri hanno assorbito la maggior parte dell’attenzione mediatica da ciò che è accaduto tra le province di Ancona e Pesaro-Urbino.
Gli italiani però tuttora non hanno dimenticato chi ancora sta soffrendo, chi è rimasto senza casa, chi ha perso un familiare o un amico, chi, come Simone Bartolucci, oltre a piangere la scomparsa della sorella Noemi, aspetta notizie sulla madre, Brunella Chiù, che risulta ancora dispersa.
Gli amici di Simone, tramite il Molino Paolo Mariani dove lavora il 23enne, non lo hanno lasciato solo, lanciando una raccolta su GoFundMe che continua a ricevere donazioni. La generosità nei suoi confronti non ha coinvolto infatti solo Barbara, il suo paese in provincia di Ancona, ma ha anche varcato i confini superando la somma di 54mila euro, che aiuteranno il giovane a ripartire dopo la tragedia.
La solidarietà fortunatamente non si arresta né sottostà ai dettami della notiziabilità. La pagina creata per l’emergenza Marche è ancora attiva, così come la partecipazione della comunità virtuale che si è venuta a creare dopo l’alluvione: i messaggi di solidarietà e le donazioni continuano ad arrivare. Ed è proprio la solidarietà a tenere accesi i riflettori su queste storie di vita, su famiglie spezzate, sulla disperazione.
Anna e Alessandro hanno perso gli animali che allevavano nella loro casa in campagna, distrutta dall’impeto dell’acqua: la piccola comunità di Arcevia (e non solo) non ha esitato a dare il proprio contributo: oltre 25mila euro sono stati raccolti finora. Un’altra storia è quella di Mattia, a Senigallia: la sua casa è stata invasa dal fango e il suo collega Mauro ha avviato una raccolta che lo sta aiutando a ricomprare gli arredi. E poi tante altre campagne per l’azienda agricola Agr.Este, per il rifugio delle caprette di Centocroci di Mondolfo, per la fattoria didattica Il Miele di Duccio, per l’azienda cioccolatiera Brave Beans Chocolate.
Sono alcune delle raccolte fondi nate in occasione di questo disastro, per cittadini e associazioni nonprofit. Durante le emergenze, come nel caso della guerra in Ucraina, GoFundMe moltiplica gli sforzi quotidiani e assicura e garantisce che i fondi arrivino a destinazione, grazie a un attento lavoro di validazione e verifica. E siamo felici di farlo senza sosta per aiutare, sostenere e agevolare la solidarietà. Perché tutti insieme possiamo essere la luce per illuminare le persone che stanno vivendo difficoltà e si sentono dimenticate e isolate.
Anche in questo caso, la solidarietà dal basso mette le toppe lì dove la politica dovrebbe arrivare con la prevenzione, invece di usare emergenze e sciagure per fare propaganda, salvo poi dimenticare il giorno seguente.