Il presidente americano, in un'intervista alla Cnn, resta freddo sulla possibilità di un dialogo con Putin a margine del G20. Lo descrive come un attore "razionale" responsabile di crimini di guerra e aggiunge: "Non può continuare a parlare con impunità dell’uso di armi nucleari tattiche come se fosse una cosa razionale da fare"
Parla a una settimana dalle sue dichiarazioni sullo scenario di un possibile Armageddon nucleare, e descrive Putin come un attore “razionale” che, però, “ha completamente sbagliato i calcoli sull’invasione ucraina” perché “pensava che sarebbe stato accolto a braccia aperte, che sarebbe stato il benvenuto”. Quanto al ricorso alle armi nucleari, non crede che il leader russo ne farà uso, anche se il fatto che continui a parlarne è da “irresponsabile”. Il presidente americano Joe Biden, in un’intervista alla Cnn inizialmente incentrata sul conflitto in Ucraina, spazia dalle accuse al leader russo sui crimini di guerra fino ai piani di sicurezza del Pentagono in caso di attacco. Piani sui quali taglia corto, restando evasivo. E sulla possibilità ventilata ieri dal ministro russo Lavrov di un incontro col leader del Cremlino durante il G20 del 15 e 16 novembre in Indonesia si mostra piuttosto freddo.
“Non intende” parlare con Vladimir Putin al G20, dice, ma prenderebbe in considerazione un incontro qualora il presidente russo volesse parlare ad esempio del rilascio di Brittney Griner, la cestista americana condannata in Russia a 9 anni di carcere per avere trasportato nei bagagli olio di hashish. “Dipende da cosa vuole discutere”, ha detto in merito a un possibile faccia a faccia. “Non ho intenzione di negoziare, e nessuno è pronto a farlo, con la Russia sull’Ucraina, sul mantenimento di parte dell’Ucraina. Quindi dipenderebbe in modo specifico da cosa vuole discutere”, ha spiegato, mettendo in evidenza che le trattative per una soluzione della guerra devono coinvolgere Kiev. “Nulla sull’Ucraina senza l’Ucraina”, ha messo quindi in evidenza il presidente Usa criticando Putin per aver commesso atti brutali e crimini di guerra. Pur ritenendo che Putin stia agendo in modo razionale, per Biden gli obiettivi del leader russo in Ucraina “non erano razionali”. “Se ascoltate il discorso che ha fatto dopo la decisione” di invadere l’Ucraina “ha parlato dell’idea di dover essere il leader della Russia che unisce tutti i russofoni – ha aggiunto nell’intervista a Jake Tapper – Penso sia irrazionale”.
E dopo aver lanciato l’allarme per un Armageddon, il presidente americano ha precisato di non credere che Putin userà le armi nucleari. “Non penso che lo farà. Penso però che è irresponsabile per lui parlarne. Quello che volevo dire è che il risultato sarebbe orribile. Non può continuare a parlare con impunità dell’uso di armi nucleari tattiche come se fosse una cosa razionale da fare”, ha spiegato Biden senza entrare nel dettaglio di quale potrebbe essere la risposta americana. Il Dipartimento della Difesa – ha aggiunto – ha proattivamente sviluppato piani di emergenza al riguardo. Anche su una possibile linea rossa degli Stati Uniti e della Nato, il presidente è stato evasivo. “Sarebbe irresponsabile per me parlarne”, ha detto precisando che al Pentagono non deve neanche essere chiesto di definire piani di emergenza. Ma la Russia non è l’unico tema di politica estera che preoccupa Biden. C’è anche l’Arabia Saudita, alla quale promette “conseguenze” dopo il taglio della produzione petrolifera dell’Opec+. Sul fronte interno, il presidente Usa ha rimandato a dopo le elezioni di metà mandato una sua decisione sul 2024, ma si è detto sicuro di “poter battere ancora Donald Trump“. Biden si è poi soffermato sul caso di suo figlio Hunter, che potrebbe essere accusato dalle autorità di reati legati al fisco e falsa dichiarazione in merito all’acquisto di una pistola. “Sono orgoglioso di lui”, ha messo in evidenza il presidente Usa. Quanto all’economia, a cui ha brevemente accennato, Biden non prevede una recessione, ma ammette che una “lieve” è possibile.