Il prossimo 31 ottobre termina lo sconto fiscale che toglie 30,4 centesimi al litro. Significa che sia benzina sia gasolio salirebbero ben al di sopra dei 2 euro al litro. Naturalmente la misura può essere prorogata e dovrebbe comparire del decreto Aiuti quater, probabilmente il primo atto del nuovo governo. Il sorpasso del gasolio dovuto principalmente alla maggiore dipendenza dalla Russia
Prezzi di benzina e diesel ancora in salita nei distributori. In particolare il gasolio in modalità servito ha superato, nei valori medi, i 2 euro al litro, a fronte di un prezzo della benzina di 1,844 euro. Lo riporta Quotidiano energia, sottolineando che il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self è tornato sopra 1,7 euro a 1,701 euro al litro (1,691 il dato precedente), con i diversi marchi compresi tra 1,685 e 1,715 euro al litro (no logo 1,686). Il prezzo medio praticato del diesel self si posiziona a 1,872 euro al litro (contro 1,840), con le compagnie tra 1,861 e 1,893 euro al litro (no logo 1,855). I prezzi praticati del Gpl si posizionano tra 0,788 a 0,806 euro al litro (no logo 0,782). Infine il prezzo medio del metano auto si colloca tra 2,784 e 3,392 (no logo 2,806).
I rincari dei carburanti proseguono da alcune settimane in concomitanza con la risalita delle quotazioni del petrolio. Il greggio è risalito dagli 83 dollari al barile del 26 settembre scorso a quasi 95 dollari attuali, un rincaro di oltre il 10%. L’andamento dei prezzi è preoccupante anche in considerazione del fatto che il prossimo 31 ottobre scade lo sconto fiscale che toglie 30,4 centesimi al litro al prezzo pagato alla pompa. Significa che sia benzina sia gasolio salirebbero ben al di sopra dei 2 euro al litro. Naturalmente la misura può essere prorogata e dovrebbe comparire del decreto Aiuti quater, probabilmente il primo atto del nuovo governo.
Insolito è il fatto che il diesel costi molto più della benzina, circostanza che a sua volta si protrae da alcune settimane. Le ragioni sono fondamentalmente due. La prima è che tradizionalmente in questo periodo dell’anno il consumo di benzina tende a diminuire mentre quello del gasolio a salire. Inoltre la quantità di gasolio che l’Europa importa dalla Russia è maggiore, gli impianti di raffinazione europea sono maggiormente focalizzati sulla produzione di benzina e altri derivati del petrolio. L’impatto della guerra in Ucraina si ripercuote quindi più direttamente sull’offerta di diesel e dunque sui suoi prezzi.