I carabinieri hanno trovato la vittima in stato di choc, con il volto tumefatto e lesioni su tutto il corpo: naso rotto, timpano perforato e lesioni interne polmonari. Secondo le ricostruzioni era indietro con i pagamenti per circa duemila euro: domenica 2 ottobre è stato aggredito in casa e caricato su una macchina, poi rinchiuso in una villa vicino al paese. Alla fine è riuscito a fuggire da una finestra del bagno
Sequestro di persona, tentata estorsione, lesioni aggravate e rapina aggravata. Con queste accuse cinque persone – tutte con precedenti penali – sono state arrestate a Castel Gandolfo, comune alle porte di Roma, e sottoposte a misura cautelare in carcere. La vittima è un 38enne, che è riuscito a fuggire dalla casa in cui era stato rinchiuso lo scorso 3 ottobre e ha chiesto aiuto in portineria. I carabinieri lo hanno trovato in stato di choc, con il volto tumefatto e lesioni su tutto il corpo: naso rotto, timpano perforato e lesioni interne polmonari. È stato portato in ospedale e la prognosi resta riservata. Il motivo del rapimento, secondo le prime ricostruzioni, è il mancato pagamento dell’affitto dell’appartamento in cui viveva, per un totale di circa duemila euro: tra gli aggressori c’era anche il proprietario.
Stando a quanto affermato dalle forze dell’ordine, domenica 2 ottobre tre persone si sono presentate nell’appartamento e hanno aggredito l’inquilino, poi l’hanno caricato in una macchina diretta e trasportato in una villa vicino al paese, dove è stato rinchiuso. Insieme ad altri due uomini gli hanno portato via il telefono e i soldi che aveva nel portafoglio, per poi ricominciare il pestaggio, colpendolo anche con un bastone. Nel corso dell’aggressione lo hanno anche ferito a una gamba con un machete. La mattina successiva, dopo una notte passata dormendo sul pavimento, la vittima è stata anche costretta a chiedere a un amico cinquemila euro da dare al proprietario di casa e ai complici, che in caso contrario lo minacciavano di violenza sessuale e di mozzargli le dita e un orecchio. Alla fine il sequestrato è riuscito a fuggire dalla finestra del bagno. Nell’appartamento in cui viveva e nell’auto con cui è stato trasportato alla villa sono presenti tracce di sangue.