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Da bancaria a star del porno, la storia di Benedetta D’Anna: “I colleghi si abbassavano i pantaloni davanti a me. Mi hanno licenziata dopo la scoperta del mio profilo su OnlyFans”

Benny Green, questo il nome d'arte, si è raccontata in una lunga intervista a Fanpage in cui ripercorre la sua storia e il percorso che l’hanno condotta a diventare una diva hot. La pornobancaria, come l’ha ribattezzata Dagospia, ha un vissuto personale molto inteso

Da bancaria a star del porno (con tanto di film con Rocco Siffredi). È una parabola che definire curiosa sarebbe riduttivo la vita di Benedetta D’Anna, in arte Benny Green, che si è raccontata in una lunga intervista a Fanpage in cui ripercorre la sua storia e il percorso che l’hanno condotta a diventare una diva hot. La pornobancaria, come l’ha ribattezzata Dagospia, ha un vissuto personale molto inteso: da piccola ha avuto un tumore, da cui è guarita, poi ha sofferto di disturbi alimentari (anche a causa della situazione familiare) e infine, quando ha deciso di affiancare al lavoro in banca quello di performer nei club, è stata licenziata e ha perso il posto fisso.

BENNY GREEN, DAL MOBBING IN BANCA ALLA SVOLTA HOT
Nell’intervista, Benedetta D’Anna ripercorre i suoi inizi in banca, a 22 anni. Giovane e procace, quasi subito diventa il bersaglio di proposte indecenti e richieste esplicite. “È iniziato il mobbing, le richieste di post cena, colleghi che mi dicevano: ‘Vieni nell’archivio con me’, ‘Accompagnami in hotel’, ‘Raggiungimi in bagno’. Mi chiedevano di fare sesso a tre con le loro mogli. Anche se andavo nella stanza accanto a far firmare un documento, i soliti colleghi si riunivano e dicevano: ‘Io ti metterei sul tavolo’, ‘Baciami’, si abbassavano i pantaloni”. Ma non è tutto. “Sempre le stesse scene, un direttore di zona mi disse persino: ‘D’Anna, le colleghe si sentono offese dalle sue gambe’”. I problemi aumentano, lei fatica a non farsi schiacciare dalla pressione e, quasi per gioco, si sfoga prima posando come modella di nudo, poi passando sulla piattaforma OnlyFans.

IL LICENZIAMENTO DOPO I VIDEO SU ONLYFANS
Se da una parte la madre reagisce male alla sua scelta, le cose precipitano anche in banca dove clienti e colleghi iscritti a OnlyFans scoprono il suo “segreto” e le arriva una lettera di ammonimento. “In quell’incontro mi è stata data una lettera di ammonimento, in cui erano elencate tutte le mie pagine Instagram e OnlyFans con il copia e incolla, c’erano persino le emoticon e le descrizioni dei miei video hot, una bassezza infinita”, rivela. Alla proposta del suo avvocato di arrivare ad un accordo economico, lei rifiuta e poco dopo viene licenziata. C’è il dispiacere sì, ma anche grande senso di liberazione, soprattutto psicologica: “Mi rendeva orgogliosa avere avuto il coraggio di fare una scelta che andasse contro mia madre, senza avere paura e senza cadere di nuovo nella depressione che mi aveva colpito da ragazzina”.

LA SVOLTA HOT, I SOLDI E IL FILM CON ROCCO SIFFREDI
A quel punto è libera di dedicarsi alla sua seconda carriera, per la quale sceglie il nome d’arte Benny Green (come i suoi occhi). Dimenticati i 1.400 euro mensili di stipendio fisso, oggi dice di guadagnare sette/otto volte tanto: “Le scene vengono pagate singolarmente anche 1500 euro, poi guadagno sulla vendita dei miei film, con OnlyFans e poi con i miei cachet quando faccio la performer nei weekend. Certo, il lavoro di bancaria avrei potuto portarlo avanti fino ai 75 anni, anche con le stampelle, adesso faccio una professione che va avanti con la mia immagine, che deve essere gradevole”, rivela la donna (che racconta anche del legame con Massimo Gramellini: sua madre è stata sposata con il padre del giornalista, con cui i rapporti sono chiusi orma da tempo). La sua carriera è in grande ascesa, tanto che il re del porno, Rocco Siffredi l’ha chiamata a girare un film con lui: “È molto empatico all’inizio della scena, quindi nessuna soggezione. Poi, io ci metto molta precisione, sono una perfezionista, voglio dare il meglio perché sono esigente con me stessa. Lui rimane un amico, un grande professionista, si spera di fare altri progetti insieme”. E i suoi tre figli (che hanno 11, 10 e 5 anni) cosa dicono del suo lavoro? “Loro sanno tutto sulla mia professione. In termini ovviamente adeguati alla loro età. Lo vivono con curiosità. A volte mi dicono: “Ma allora mamma tu sei famosa!”. Io, in fondo, sono un’attrice, quello che faccio non ha nulla a che vedere con la mia vita intima, che è proprio diversa. Sul lavoro sono una performer che interpreta un ruolo”.