Botta e risposta a “Dimartedì” (La7) tra Corrado Augias e Michele Santoro sul governo Draghi e sugli esecutivi tecnici.
Augias, pur concordando con Santoro sulla necessità di arrivare a una trattativa nella guerra tra Russia e Ucraina, evidenzia il ruolo marginale dell’Italia nel consesso internazionale: “Siamo una media potenza mediterranea, oppressa da un debito mostruoso, che ha cacciato via l’unica persona che ci aveva ridato un po’ di peso in Europa“.
Santoro dissente: “Se guardiamo il Paese che ci ha lasciato Draghi, notiamo che non è questo Bengodi che scrive Repubblica. Tra poco i numeri verranno alla luce e gli italiani capiranno qual è la situazione reale del Paese e come la guerra la sta portando alla catastrofe, perché il nostro debito crescerà enormemente, la gente non sarà in grado di pagare le bollette, centinaia di migliaia di aziende chiuderanno. Avremo dei danni economici devastanti“.

E aggiunge: “Tutti questi progressi fatti dai governi tecnici in Italia da 11 anni a questa parte non li ho mai visti, perché, ad esempio, se fai una Tac in ospedale, i tempi non sono migliorati coi governi tecnici. La situazione degli ospedali in Calabria è rimasta tale e quale a prima”.
Augias insorge: “Ma cosa c’entra la Calabria? Come tutte le altre Regioni, ha la gestione diretta della sanità. Non c’entra niente col discorso generale sui governi tecnici”.
“C’entra invece – risponde Santoro – perché il discorso generale è che la situazione di quelli che stanno sotto è peggiorata. Ed è peggiorata con la pandemia e con Draghi. Ricordo che il 5% più ricco ha guadagnato di più e il 95% della gente ha guadagnato di meno”.

Augias concorda con Santoro sulla disastrosa situazione socio-economica in Italia, ma aggiunge, non nascondendo un certo fastidio per gli applausi del pubblico in studio: “Non sono d’accordo con te sui governi tecnici. Il governo Draghi ha gestito la pandemia in modo esemplare. In più abbiamo avuto una crisi economica terribile che ha riguardato tutta l’Europa”.
“Io non dico che i governi tecnici abbiano fatto sfaceli – replica Santoro – ma ci hanno lasciato un Paese le cui contraddizioni storiche si sono aggravate. Il contributo per tenere a galla il Paese lo hanno dato i poveracci, come al solito”.
“Uffa, Santoro”, sbotta Augias.
“Guarda che c’è un dato – ribatte Santoro – Se c’è una redazione qui, per favore, avete la tabella dei salari in Europa? Siamo l’ultimo Paese in Europa per gli incrementi salariali. Però a voi piacciono Draghi e Monti. E teneteveli, che vi devo dire“.
“Immagino che quel ‘se c’è una redazione qui’ non sia ironico”, commenta sorridendo il conduttore Giovanni Floris.

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