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Le regole di TikTok: “I politici non possono monetizzare. Un team contro fake-news e consigli medici falsi”

La piattaforma dedicata ai giovanissimi produce una grandissima quantità di contenuti e per questo si deve fare attenzione. Fake-news, i consigli di dubbio gusti di alcuni nutrizionisti e il mondo della politica: tutto quello che c'è da sapere 

di Paolo Aruffo

Era il settembre 2016 quando in Cina veniva lanciato Douyin, ovvero TikTok (inizialmente con il nome di musical.ly). Da quell’anno ad oggi, diverse cose sono cambiate. Ma soprattutto la piattaforma d’intrattenimento è letteralmente esplosa. Complice la pandemia e il lockdown, i creatori di contenuti sono aumentati a dismisura, coinvolgendo fasce d’età prima impensabili (no, non solo giovanissimi dunque). Fasce d’età ma anche mestieri apparentemente lontani da “balletti” e “trend”, come quello del politico. Durante la campagna elettorale in vista del voto dello scorso 25 settembre, (quasi) tutti i leader dei principali partiti italiani sono approdati su TikTok e chi c’era già ha intensificato la presenza. I risultati? Ad ognuno il proprio giudizio. Quello che è certo è che TikTok ha dato loro ampio spazio, stabilendo però delle regole. Innanzitutto TikTok ha attivato un Centro Elezioni in-app, con l’obiettivo di aiutare chi interagiva con contenuti in materia elettorale ad attingere a fonti e informazioni affidabili. Non solo. Non sono stati ammessi (e ciò rimane valido tuttora) investimenti pubblicitari da parte dei politici che dunque non hanno alcuna possibilità di monetizzazione né di fundraising. Scelta saggia. Come anche la decisione di utilizzare modelli di apprendimento automatico per individuare potenziali disinformazioni, oltre ad un team specializzato “in carne ed ossa”. Come ulteriore cautela, mentre viene verificato dal fact-checking, il contenuto dubbio non viene suggerito nella pagina “Per Te” (ovvero quella dei contenuti personalizzati e raccomandati per ogni singolo utente). Veniamo ora ai tasti dolenti. Prima fra tutti, la disinformazione medica. Ogni giorno nutrizionisti, medici, biologi, farmacisti, approdano su TikTok. Contro di loro si era scagliata anche Selvaggia Lucarelli dicendo: “Vi credete Piero Angela ma siete cringe. Il problema è nell’idea che oggi tutto vada semplificato e reso fruibile con ammiccamenti e gag pre-adolescenziali”. Quindi una ginecologa aveva replicato spiegando che TikTok a volte è l’unico canale attraverso il quale i giovanissimi si informano.

Per questo è necessario che lo stesso social presti particolare attenzione a contenuti che riguardano la salute. E, sebbene effettivamente vi sia un presidio su “consigli medici verificabilmente falsi” e che “possono causare imminenti effetti negativi sulla salute di un individuo“, alcuni contenuti di dubbio gusto permangono. Come la clip della nutrizionista Marilena Di Lorenzo – 4 milioni di visualizzazioni – in cui afferma: “Ooh, questa è anguria, non è acqua. Come tutta la frutta, fa ingrassare” oppure: “Ti è mai capitato di vedere qualcuno che non mangia niente ed è in sovrappeso? Stai scherzando?”. Su queste affermazioni si era (giustamente) scatenata una polemica. Tuttavia ad oggi i video sono ancora presenti. Non solo. Di Lorenzo ne ha fatto un motto, uno slogan da utilizzare all’esordio di ogni video su TikTok. Certo, non è facile tenere sotto controllo ogni singolo filmato. La quantità di contenuti pubblicati ogni giorno su TikTok è impressionante. E alle volte non è semplice neanche stabilire il confine tra “lecito” e “illecito”. Per questo è importante che anche gli stessi utenti diano il proprio contributo, segnalando i video. Come? Basta cliccare profondamente sulla clip in questione e poi sulla voce “Segnala”. Mai come oggi e mai come su una piattaforma così importante per le nuove generazioni è importante un’accurata protezione per evitare che vengano promossi comportamenti alimentari non salutari. Passiamo infine alle challenge, ovvero quelle sfide che tanto piacciono ai teenagers. Talvolta negative, talvolta positive. Come la Boiler Summer Cup, dove “vinceva” chi riusciva a conquistare la ragazza più in sovrappeso. Una challenge vergognosa, alla quale era stata contrapposta la Flower Summer Cup, per regalare fiori e condividere messaggi di gentilezza verso il prossimo e verso se stessi. Due facce della stessa medaglia dei social, ma in realtà della società tutta. Per questo è importante non demonizzarli ma conoscerli, comprenderli ed utilizzarli. In modo corretto e sano. Un solo esempio: il BookTok. Se non sai cosa sia, allora sei un vero ‘boomer.

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