“C’era il rigore? Forse sì. Sono un giocatore onesto: volevo provare a segnare e lui mi ha tirato un po’ indietro, ma mi dispiace per lui per quella decisione”. Anche il centrocampista del Chelsea Mason Mount esprime dubbi sul penalty che ha portato in vantaggio la sua squadra contro il Milan, nella gara di Champions League vinta per 0-2 martedì sera a San Siro. Il centrocampista rossonero Fikayo Tomori ha trattenuto per la maglia Mount, che però è riuscito a tenere il pallone e avvicinarsi alla porta. Poi la conclusione, respinta dal portiere, e la decisione dell’arbitro di concedere la penalità. “L’ho sentito che cercava di tirarmi indietro ma stavo correndo verso la porta, quindi non sarei caduto e mi sentivo come se potessi ancora avere l’opportunità di segnare”, ha ricostruito l’inglese sui canali del club.

Il centrocampista ha spiegato di essersi sorpreso quando ha sentito il fischio del rigore e sul cartellino rosso per Tomori non si dice sicuro: “Non credo ci fosse l’espulsione“. E prosegue: “Vuoi sempre giocare 11 contro 11 quando ci sono queste partite, quindi forse ha rovinato un po’ il gioco”. Il giocatore del Chelsea ha anche rivelato di conoscere il canadese da diverso tempo, ammettendo quindi di essere “affranto per lui in quella situazione, ero dispiaciuto per lui”.

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