“Applicare un tetto massimo o un corridoio al prezzo” del gas “sul mercato all’ingrosso”. Lo si legge nel documento congiunto firmato dai 27 ministri dell’Energia europei riuniti a Praga e diretto alla Commissione Ue. “Le opinioni divergono su questa opzione” e sul fatto che “tale misura sia possibile ed economicamente efficiente o se possa portare a razionamento, arbitraggio o sussidi”, evidenziano i ministri che chiedono di studiare l’opzione di modificare i riferimenti all’indice Ttf nei contratti pertinenti attraverso una misura legale e/o regolamentare dell’Ue” rimarcando, però, come anche in questo caso “le opinioni divergono”.

Una missiva non esattamente granitica insomma a cui la Commissione replica in maniera altrettanto vaga. Sul price cap “riteniamo che negoziare il prezzo con i fornitori” sia una opzione “migliore” ma se, ciò non fosse possibile, la Commissione valuta “un meccanismo per limitarli” in ogni caso, ha detto oggi la commissaria Ue all’Energia Kadri Simson. La commissaria ha però confermato che la Commissione presenterà il pacchetto martedì, 18 ottobre. “Vedremo nel fine settimana come procedere con il tetto al prezzo del gas per la produzione di energia elettrica e se a questo punto la proposta gode di un’ampia maggioranza a favore di questa misura”, ha aggiunto Simson.

“Il dibattito sul price cap al gas è confuso: più persone parlano diversi tipi di cap. Sull’import di Gnl (gas liquefatto, ndr), pochi chiedono un price cap semplice, si tratta più di un dibattito dei media. Gli esperti sono d’accordo che se mettiamo un cap troppo basso, non avremo più gas“, ha commentato stamattina il sottosegretario tedesco all’Economia e al Clima, Sven Giegold. “Quando parliamo di gas via gasdotto, è diverso. C’è un legame tra i prezzi spot del mercato e i prezzi nei contratti a lungo termine. Il tema è trovare il modo di disaccoppiare questi due prezzi senza razionalizzare di più”, ha aggiunto. Il no al tetto sui prezzi è stato ribadito dal il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, secondo cui “i russi sono stati molto chiari sul fatto che in caso di introduzione di un price cap al gas taglieranno le forniture e ciò metterebbe in pericolo la nostra sicurezza energetica. Quindi non lo sosteniamo”. Il taglio delle forniture in caso di tetto al prezzo è stato uno dei punti toccati dal presidente russo Vladimir Putin nel suo discorso di questa mattina.

Il direttore dell’Agenzia internazionale per l’Energia, Fatih Birol, presente al Consiglio europeo Affari Energia straordinario di Praga ha affermato che “Abbiamo bisogno di maggior solidarietà nell’Ue. Il secondo punto è che il prossimo inverno potrebbe essere perfino più difficile di questo“, ha spiegato ai cronisti. “E’ importante che la preparazione per il prossimo inverno cominci ora”, ha aggiunto Birol che, interpellato sul price cap al gas ha poi sottolineato: “penso sia importante ma l’Ue dovrebbe introdurlo ad un livello per cui non se ne tragga vantaggio nel mercato interno, specialmente quando, l’anno prossimo, i mercati saranno più rigidi”.

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